Emergenza coronavirus, Giuseppe Conte annuncia un nuovo decreto per le imprese entro Pasqua.
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato un nuovo decreto per le imprese che dovrebbe essere licenziato entro Pasqua. Si tratta di uno strumento che possa assicurare liquidità alle imprese.
Emergenza coronavirus, Conte annuncia un nuovo decreto per le aziende
Nel corso dell’intervista ai microfoni de il Fatto Quotidiano, Giuseppe Conte ha fatto il punto sulle nuove misure economiche chedovrebbero vedere a luce già entro Pasqua.
“Ieri abbiamo concordato di stralciare le misure per assicurare liquidità soprattutto alle imprese, come ha anticipato il ministro Gualtieri. Stiamo preparando un apposito decreto, spero di riuscire a portarlo già in Consiglio dei ministri venerdì proprio per consentire alle imprese un più agevole accesso ai finanziamenti delle banche, fino a 200 milioni di euro, con la garanzia di Stato. Poi vareremo, mi piacerebbe prima di Pasqua, una sorta di manovra di nuove misure economiche di importi molto rilevante”.
Conte, “Non intendiamo nazionalizzare nessuna impresa”
Il premier Conte ha poi ribadito come il governo non ha alcuna intenzione di procedere con la nazionalizzazione delle imprese.
“Non intendiamo nazionalizzare nessuna impresa, piuttosto lavoriamo per tutelare i nostri asset strategici con lo strumento del ‘golden power’, da rinforzare anche a livello europeo per le operazioni intra-comunitarie”
La sfida dell’Europa ai tempi del coronavirus, Conte: “Il vento sta cambiando”
Nella parte conclusiva della sua intervista al Fatto Quotidiano Giuseppe Conte ha parlato del rapporto con l’Europa. La sensazione del Presidente del Consiglio è che il vento stia cambiando. E la conferma sembra arrivare anche dalle ultime dichiarazioni di Ursula von der Leyen, che in una lettera a la Repubblica ha ammesso gli errori commessi dall’Ue nella prima fase dell’emergenza.
“In Europa il vento sta cambiando. Qui il Mes non c’entra nulla. Ma arriveranno anche altri strumenti: provvedimenti corposi, contro l’emergenza sanitaria e per il sostegno al reddito. Dobbiamo ragionare in ottica europea. Non togliamo un euro a nessuno”.
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