Via libera alla Commissione d’inchiesta sul Covid: Conte e Speranza nel mirino dei rivali politici. In Aula accuse e insulti.
Via libera alla Commissione d’inchiesta sul Covid. L’Aula di Montecitorio ha approvato in via definitiva il testo che dà il via all’organismo parlamentare bicamerale che dovrà svolgere una verifica anche sull’efficacia delle misure adottate durante la pandemia e sui motivi del mancato aggiornamento del Piano pandemico, nonché sulle operazioni e i compiti della Task force. In questo senso, l’ex Premier Giuseppe Conte e l’ex ministro della Salute, Roberto Speranza, sono entrati nel mirino dei rivali politici con tanto di accuse e insulti.
Commissione Covid: Conte e Speranza nel mirino
Con 132 sì, 86 no e un astenuto, l’Aula di Montecitorio ha approvato il testo per dare il via libera alla Commissione d’inchiesta sul Covid. Adessio si dovranno svolgere le verifiche sull’efficacia delle misure adottate durante la pandemia da Coronavirus e sui motivi del mancato aggiornamento del Piano pandemico, nonché sui compiti della Task force.
In questo senso, nel mirino dei rivali politici ci sono finiti l’ex Premier Giuseppe Conte e l’ex ministro della Salute, Roberto Speranza.
Durante la seduta in Aula, dove è stato necessario anche una sospensione a causa dei toni piuttosto accesi tra deputati, i due politici sono finiti nel mirino della deputata di FdI Alice Buonguerrieri che senza giri di parole aveva definitio i due come “il peggior presidente del Consiglio e il peggior ministro della Salute della storia”.
La stessa Buonguerrieri ha poi rincarato la dose: “Ci accusano di voler istituire un tribunale, un plotone di esecuzione ma gli italiani non hanno bisogno di tribunali politici: il giudizio su di voi lo hanno già espresso mandandovi a casa il 25 ottobre”.
La replica alla deputata
L’intervento della deputata di Fdi ha generato la replica di Speranza che si è detto “a disagio per l’intervento” ma anche consapevole del fatto che le parole della donna sia state dette con un preciso scopo. “L’obiettivo di questa Commissione” – ha proseguito Speranza – “non è quello di valutare in maniera seria i fatti, ma di fare propaganda politica”.
Anche Conte ha detto la sua: “Fate un utilizzo abnorme dello strumento della commissione di inchiesta per colpire politicamente il governo precedente”, le sue parole. Successivamente, l’ex Premier e attuale numero uno del Movimento 5 Stelle ha anche aggiunto: “Faremo di tutto per dimostrare, nonostante il perimetro delimitato della commissione, nonostante il vizio di impostazione, nonostante la paura della maggioranza nel restringere il raggio d’indagine, per dimostrare chi durante la pandemia si è comportato con onore e chi con disonore e ne vedremo delle belle, la maggioranza rimarrà sorpresa”.