Il ministro Salvini contestato Potenza. Il vicepremier dal palco: “Dateci nome e cognome che vi mandiamo i migranti”.
POTENZA – Matteo Salvini contestato a Villa d’Agri, in provincia di Potenza. Durante la visita del vicepremier nel cittadina lucana, alcune persone sono scese in piazza per manifestare il loro dissenso nei confronti del ministro dell’Interno.
Un gruppo di dimostranti lo ha accolto con striscioni del tipo “Benvenuto nuovo terrone” o ancora “Ieri il Duce e i fascisti, oggi Salvini e i leghisti“, “I terroni non dimenticano“, “Lega Ladrona 49 milioni“.
Salvini contestato a Potenza, la risposta del ministro dell’Interno
Non si è fatta attendere la risposta da parte del ministro dell’Interno che dal palco ha voluto lanciare un chiaro messaggio ai contestatori: “Grazie ai venti simpatici – sottolinea Salvini – che pensano che ci siano fascisti in piazza. Ma in realtà sono lucani che si sono rotti di mantenere il resto del mondo. Ci lascino nome e cognome così mandiamo a casa loro i migranti. Ognuno può fare quello che vuole ma i rifugiati li mantenete con i soldi vostri e non con quelli delle persone disoccupate“.
Il vicepremier si rivolge anche ai giovani, facendo un chiaro riferimento alle contestazioni durante la manifestazioni sul clima: “A scuola hanno imparato Bella Ciao. Dal prossimo anno a scuola sarà obbligatoria l’educazione civica, così imparate il rispetto delle idee degli altri. Mia madre non mi ha insegnato di fischiare qualcuno in piazza. Una volta i contestatori erano differenti: ragazzi, la mattina meno canne e più uovo sbattuto o pane con Nutella“.
“Io mi vergogno – conclude il ministro – di chi si vergogna della sicurezza in Italia. Se questo non vi piace prendete i barconi e andatevene. Il mondo è molto grande“.
Di seguito il video con le dichiarazioni di Matteo Salvini a Villa d’Agri
fonte foto copertina https://www.facebook.com/salviniofficial/
