Il Mef comunica che nel 2020 il fabbisogno dello Stato è peggiorato di 117,7 miliardi rispetto al 2019. Minore gettito e maggiori esborsi per la pandemia.
ROMA – Il fabbisogno dello Stato esplode nel 2020. E’ questo il quadro impietoso esposto dal Ministero dell’Economia e Finanza sulla chiusura dei conti pubblici dell’anno appena concluso.
Mef, fabbisogno schizza a 158 miliardi
Rispetto al 2019, infatti, la differenza tra entrate e uscite dello Stato è risultata peggiorata di 117,7 miliardi, arrivando al record di 158,8 miliardi di deficit! Dodici mesi fa il fabbisogno del settore statale era stato pari a 41.375 milioni. A comunicarlo è il Mef.
Minor gettito e maggiori uscite
Da Via XX Settembre si spiega come sul forte peggioramento dei conti pubblici abbiano influito i minori incassi fiscali e contributivi e i minori accrediti da parte dell’UE ai Fondi di rotazione.
Nel dettaglio, dal lato delle uscite si è avuto nel corso dell’anno un incremento della spesa delle Amministrazioni Centrali e Territoriali e dei prelievi da parte dell’INPS nonché delle misure previste dai provvedimenti per il contenimento della pandemia del coronavirus.
Le avvisaglie, del resto, c’erano tutte: nel solo mese di aprile, in pieno lockdown, il fabbisogno statale era stato di quasi 18 miliardi.