Confcommercio teme che l’economia possa riprendersi solo in autunno, stimando un calo dei consumi per 52 miliardi. Turismo e trasporti i settori maggiormente colpiti.
ROMA – Sale la preoccupazione di Confcommercio a causa del coronavirus.
Confcommercio: “Consumi a picco”
Molto dipenderà da quanto si protrarrà la situazione di emergenza che sta costringendo molte attività a rimanere chiuse. Dal terziario al commercio, dai servizi alle professioni, sono tante le imprese impossibilitate a lavorare. E l’associazione che rappresenta oltre 700 mila soggetti stima che il calo dei consumi potrebbe toccare i 52 miliardi.
Ciò considerando “realistica l’ipotesi della riapertura del Paese solo all’inizio di ottobre“. L’unico comparto che cresce è quello alimentare con un aumento del 4,2% nel 2020 rispetto al 2019 mentre si prevede un crollo soprattutto per i trasporti (-12,7%), alberghi e ristoranti (-21,6%).
Taglio outlook di 15 banche
Nel frattempo, l’agenzia di rating Moody’s ha tagliato l’outlook di 15 banche italiane a causa del deterioramento della situazione economica per l’emergenza coronavirus. In particolare Intesa Sanpaolo ha visto ridurre da stabile a negativo l’outlook sul long-term senior unsecured debt ratings mentre rimane confermato quello sul long-term deposit ratings. Confermati i ratings sul deposit e il senior debt. Confermato il rating ma passa da stabile a negativo l’outlook di Mediocredito Trentino-Alto Adige, di Credito Valtellinese, di Banco Bpm, di Bper, del Credito Emiliano, Mediobanca. Per Banca Monte dei Paschi di Siena l’outlook cambia da positivo a ‘in sviluppo’. I rating di Cassa Centrale, Banca Sella, Cassa Centrale Raiffesein, vengono messi sotto osservazione per un possibile downgrade.
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