I numeri dell’emergenza coronavirus, il punto della settimana

I numeri dell’emergenza coronavirus, il punto della settimana

Coronavirus, l’andamento dell’epidemia dal 28 dicembre al 3 gennaio. Crescono i numeri nel nostro Paese.

ROMA – Coronavirus, l’andamento dell’epidemia dal 28 dicembre al 3 gennaio. Per la prima volta dopo diverse settimane i numeri ritornano a salire nel nostro Paese. Dati che, come precisato da molti esperti, potrebbe essere condizionati dalle festività e dal leggero rialzo dell’indice Rt in Italia.

Numeri che rischiano di essere simili anche nella settimana dell’Epifania, mentre dall’11 possibile un leggero abbassamento della curva per le chiusure natalizie.

Coronavirus, l’andamento dell’epidemia dal 28 dicembre al 3 gennaio

Sono 107.763 i nuovi casi in Italia nell’ultima settimana su 880.142 tamponi. Dati che hanno portato il tasso di positività al 12,2%, cifra più alta di quasi 2 punti percentuali rispetto a sette giorni fa.

A preoccupare, però, è l’interruzione della riduzione sulla pressione delle terapie intensive. Sono 3 i pazienti in più in questa settimana. Un numero che sembrerebbe condizionato, soprattutto negli ultimi giorni, da una riduzione dei decessi. I morti negli ultimi sette giorni sono stati 3.407. Un numero superiore rispetto al report precedente, ma di molto inferiore in confronto ai mesi precedenti. A tranquillizzare, in parte, è la continua diminuzione dei ricoveri: -496 unità negli ultimi sette giorni. Un dato negativo nonostante le festività e il weekend. Come detto, si tratta di dati fortemente condizionati dal Natale e per questo ci potrebbero essere numeri migliori in futuro.

Coronavirus

Possibili nuovi restrizioni

I numeri spaventano gli esperti che chiedono di non alleggerire le misure. Il Governo, quindi, pensa a un decreto ponte fino al 15 gennaio. E’ quello il giorno del nuovo dpcm e, soprattutto, quando si attendono dei numeri migliori per gli effetti del lockdown natalizio.

Provvedimenti che rischiano di creare delle spaccature all’interno della maggioranza. Italia Viva ha chiesto ristori immediati per i ristoranti e i locali, le attività commerciali destinati ad essere più penalizzate da possibili nuove chiusure.