Coronavirus, gli audio dal Trivulzio pubblicati da La Repubblica: “Aveva la polmonite bilaterale, hanno nascosto pure la tac”.
Arriva dalle colonne de la Repubblica un altro tassello del quadro dell’emergenza coronavirus al Trivulzio. Un quadro che piano piano sta prendendo forma anche per gli inquirenti che stanno indagando sull’Istituto.
L’ultimo tassello è composto da alcune registrazioni delle conversazioni tra gli infermieri e gli operatori socio sanitari. E ad ascoltare la registrazione prende forma il sospetto che i primi casi di coronavirus non siano stati trattati nel migliore dei modi. Nonostante le evidenze mediche suggerissero di prendere tutte le precauzioni necessarie da adottare in presenza di un malato Covid-19.
Coronavirus, gli audio dal Trivulzio
La registrazione in questione risale, stando a quanto riferito da la Repubblica, allo scorso 30 marzo. A parlare sarebbero infermieri e operatori sanitari del Trivulzio. Uno dei presenti avrebbe registrato la discussione e poi mandato il tutto alla redazione della Repubblica.
La discussione riguarda una paziente malato da tempo, che avrebbe avuto chiari sintomi riconducibili al coronavirus.
“Dalle rx hanno detto che non aveva un c…“., afferma uno dei presenti. “Perché hanno nascosto la cosa. Aveva la polmonite bilaterale, hanno nascosto pure la tac. Le lastre lo avevano confermato che aveva il focolaio in atto“, risponde un’altra delle persone presenti. “Hanno nascosto i fogli, dagli archivi delle radiografie. Non troverai né le tac, né le radiografie che ne aveva fatte tre consecutivamente. Sono nascosti“, si sente ancora nella registrazione. “Quando censiranno i decessi di questi mesi come faranno?“, è la domanda conclusiva.
Di seguito il video condiviso da la Repubblica
Le indagini
Proseguono intanto le indagini sull’Istituto. Gli inquirenti indagano su cento decessi e al momento sul registro degli indagati è iscritto il Direttore del Trivulzio.
Fonte foto copertina: https://twitter.com/usbsindacato