Coronavirus, scoppia il caso Porta a Porta. La nota di Bruno Vespa
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Scoppia il caso Porta a Porta: l’attacco di Vespa: ‘Volevo condurre la trasmissione da casa, me lo hanno negato’

Bruno Vespa

Coronavirus, scoppia il caso Porta a Porta. La nota di Bruno Vespa: “Da soldato, sono abituato da sempre a rispettare le decisioni aziendali”.

Il caso coronavirus investe anche Porta a Porta, con Bruno Vespa che non ha particolarmente apprezzato il fatto che la trasmissione non sia stata girata e mandata in onda. Di fatto il programma è sospeso. Il motivo è legato al fatto che il noto giornalista ha avuto contatti con Nicola Zingaretti poco prima che il Segretario del Pd risultasse positivo al coronavirus.

Coronavirus e il caso Porta a Porta. Vespa: “È sconcertante che, mentre il Paese chiede sempre più informazione si chiuda una trasmissione importante senza un motivo ragionevole”

Bruno Vespa ha reso noto il suo disappunto per l’annullamento di Porta a Porta, che sarebbe legato al suo stato di isolamento reso necessario per i contatti con Nicola Zingaretti, che sarebbe poi risultato positivo al coronavirus.

“È sconcertante che, mentre il Paese chiede sempre più informazione si chiuda una trasmissione importante senza un motivo ragionevole. Debbo purtroppo concludere che la direzione aziendale ha tenuto conto del parere del segretario Usigrai che da sempre considera ‘Porta a porta’ un abuso. Ma questo dà alla decisione un sapore politico che mi preoccupa”.

Bruno Vespa Porta a Porta
Fonte foto: https://www.facebook.com/RaiPortaaPorta
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Vespa, “Non esiste alcuna ragione sanitaria su cui si fondi il provvedimento”

Vespa ha poi chiarito i suoi contatti con Nicola Zingaretti, ospite proprio a Porta a Porta pochi giorni prima dell’annuncio del Segretario del Pd che ha comunicato di essere risultato positivo al coronavirus.

“Nicola Zingaretti è venuto a ‘Porta a porta’ nel pomeriggio di mercoledì scorso e ha manifestato i primi sintomi di positività al virus sabato. Il direttore generale dello Spallanzani, professor Ippolito, mi ha confermato che il rischio si limita alle persone che nelle 48 ore precedenti (e non 72, come nel nostro caso) abbiamo avvicinato la persona infetta per più di mezz’ora a meno di un metro di distanza. Questo con Zingaretti non è avvenuto. Non esiste pertanto alcuna ragione sanitaria su cui si fondi il provvedimento”.

“Apprendo che la direzione generale della Rai avrebbe deciso di non mandare in onda ‘Porta a porta’ nelle giornate di oggi, mercoledì, giovedì. Da soldato, sono abituato da sempre a rispettare le decisioni aziendali. Ma questa mi sembra gravissima e pretestuosa”.

Coronavirus, Bruno Vespa: “Il tampone ha dato esito negativo”

Il noto giornalista ha poi fatto sapere di essersi sottoposto ad accertamenti medici anche per la tranquillità dei suoi collaboratori.

“Poiché si è creato un allarme diffuso a via Teulada e tra i personaggi dello spettacolo ospiti della prima serata di venerdì, ho chiesto domenica di poter fare un tampone per tranquillizzare tutto il nostro mondo. Com’era prevedibile, il tampone ha dato esito negativo. Ieri sera il presidente della Società italiana di Pneumologia e ordinario nell’Università Cattolica, professor Richeldi mi ha rilasciato un certificato di buona salute e asintomaticità, ritenendo che io possa andare in onda dal nostro studio. Pronto a ripetere i controlli quando necessario”.

“L’altra sera il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, professor Brusaferro, mi ha confermato che l’arco temporale del contagio è tra i 4 e i 7 giorni. Nella settima successiva si manifestano casi poco frequenti. Facendomi carico delle ansie del mondo produttivo del Centro tv di via Teulada, ho chiesto di poter condurre la trasmissione in collegamento da casa mia“.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 15:30

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