Coronavirus, Conte annuncia nuove restrizioni: le dichiarazioni del premier
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Direttore: Alessandro Plateroti

Conte, “Chiudono attività produttive non indispensabili. Misure severe ma non abbiamo alternative”

Giuseppe Conte

Emergenza coronavirus, Conte annuncia misure restrittive in tutta Italia. Il premier’cede’ alle pressioni delle Regioni del Nord. Le dichiarazioni del Presidente del Consiglio.

Emergenza coronavirus, Giuseppe Conte annuncia nuove restrizioni: in tutta Italia chiudono le attività produttive non indispensabili. Il Presidente del Consiglio nella giornata del 21 marzo si è confrontato con i sindacati e con i ministri, poi in tarda serata è arrivata la notizia di nuove dichiarazioni alla stampa del premier.

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Giuseppe Conte videoconferenza
fonte foto https://www.facebook.com/GiuseppeConte64/

Il discorso di Giuseppe Conte: le nuove restrizioni contro il coronavirus. Chiudono le attività produttive non necessarie. Il Premier: “Crisi peggiore dal Secondo Dopoguerra”

Conte ha annunciato il suo discorso con un posto condiviso sulla propria pagina Facebook intorno alle 22.20, quando ha annunciato un suo intervento in diretta per nuove comunicazioni.

“È la crisi più difficile che il Paese sta vivendo dal Secondo Dopoguerra. Un segno che rimarrà sempre impresso nella nostra memoria.

La morte dei nostri concittadini è un dolore che ogni giorno si rinnova. Non sono semplici numeri. Sono persone. Le misure sin qui adottate richiedono tempo perché si vedano gli effetti. Sono misure severe e ne sono consapevole. Ma non abbiamo alternative. Dobbiamo resistere“, ha dichiarato Conte nella prima parte del suo intervento.

“Oggi abbiamo deciso di compiere un altro passo: chiudere sul territorio nazionale ogni attività produttiva che non sia indispensabile a garantire servizi essenziali. Abbiamo lavorato tutto il pomeriggio per stilare una lista dettagliata dei servizi di pubblica utilità.

Rimarranno aperti supermercati, negozi di alimentari e di beni di prima necessità. Nessuna restrizione sui supermercati. Non c’è ragione per fare file. Restano aperte farmacie e parafarmacie. Saranno assicurati i servizi bancari e postali.

Al di fuori delle attività essenziali consentiremo solo il lavoro smart-working.

Rallentiamo il motore produttivo del Paese. La decisione non è facile ma ci predispone ad affrontare la fase più acuta del contagio”.

Coronavirus, la giornata del Premier

Quella del 21 marzo è stata una giornata delicata per il premier Giuseppe Conte. All’ordine del giorno le richieste delle Regioni del Nord, Lombardia e Piemonte in primis, che chiedevano a gran voce nuove restrizioni per far fronte all’emergenza sanitaria. E in effetti tra il pomeriggio e la sera la Lombardia e il Piemonte hanno annunciato nuove restrizioni, tra cui la chiusura di tutti gli uffici che non possono essere considerati di primaria necessit.

Giuseppe Conte aveva voluto confrontarsi anche con i sindacati, che hanno espresso la propria preoccupazione per la situazione emergenziale.

Scarica QUI la guida con tutte le precauzioni da prendere per limitare il contagio da coronavirus.

Notizia in aggiornamento

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ultimo aggiornamento: 22 Marzo 2020 9:41

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