Coronavirus, Conte avverte i Presidenti di Regione: “Rifiutare il meccanismo significa portare il Paese verso un nuovo lockdown”.
Intervenuto ai microfoni de il Corriere della Sera, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è tornato a parlare dell’emergenza coronavirus e del dpcm del 3 novembre che ha diviso il Paese scatenando la protesta dei Presidenti di Regione.
Emergenza coronavirus in Italia, Conte difende il dpcm e la divisione in Aree di rischio
“Sono sei mesi che l’ISS sta sperimentando, insieme alle Regioni, questo meccanismo di monitoraggio. Le Regioni lo alimentano con i dati inviati periodicamente e ne certificano i risultati attraverso i loro rappresentanti che fanno parte della cabina di regia”, ha dichiarato Giuseppe Conte difendendo quindi il meccanismo adottato dal governo per far fronte alla nuova fase dell’emergenza coronavirus.
“Nessuno ha mai messo in discussione, prima di adesso, questo meccanismo e rifiutarlo significa portare il Paese a sbattere contro un nuovo lockdown generalizzato. I cittadini della Lombardia, del Piemonte, della Valle d’Aosta, della Calabria, non ne trarrebbero nessun beneficio. Senza contare l’ingiustizia di imporre lo stesso regime di misure che stiamo applicando alle Regioni rosse anche a cittadini che vivono in territori in condizioni meno critiche”, ha aggiunto Conte.
“Chi ci accusa di agire sulla base di discriminazioni politiche è in malafede”
Giuseppe Conte ha risposto anche alle critiche di Matteo Salvini, ribadendo che il governo segue ed applica protocolli chiari ed oggettivi.
“Chi ci accusa di agire sulla base di discriminazioni politiche è in malafede. Non c’è nessuna volontà di penalizzare alcune aree a discapito di altre. Non c’è alcun margine di discrezionalità politica nell’ordinanza del ministro Speranza. Le Regioni sono parte integrante di questo meccanismo”.
Coronavirus, Conte: “Non immagino feste natalizie con baci e abbracci”
Inevitabile poi una previsione sulle feste di Natale, sempre più vicine.
“Non immagino feste natalizie con baci e abbracci, cenoni e tombolate. Spero ci guadagneremo un po’ di serenità e che l’economia potrà marciare a pieno regime”.