Da Ibrahimovic a Ferrero, continua la gara di solidarietà

Da Ibrahimovic a Ferrero, continua la gara di solidarietà

Le donazioni agli ospedali e alla Protezione Civile di aziende (e non) non si fermano. Da Ibrahimovic a Ferrero, le manifestazioni di solidarietà continuano.

ROMA – Le donazioni agli ospedali e alla Protezione Civile delle aziende e di singole persone non si fermano. Il Cda di Generali, per esempio, ha deciso di dare un vita ad un Fondo Straordinario Internazionale fino a 100 milioni di euro per far fronte all’emergenza coronavirus a livello nazionale. Il primo sostegno, fino a 30 milioni, riguarda l’Italia per finanziare il Sistema sanitario nazionale e la Protezione Civile. Sono previste anche iniziative a favore di persone e Pmi.

Gli imprenditori scendono in campo

Non solo le grandi aziende, anche i singoli imprenditori hanno deciso di scendere in campo per aiutare l’Italia in questa emergenza sanitaria ed economica. Silvio Berlusconi ha donato 10 milioni di euro alla Lombardia per accelerare la costruzione dell’ospedale in Fiera.

Stessa cifra anche per le società gestite alla Famiglia Agnelli destinata, però, alla Protezione Civile. Inoltre, sono stati acquistati dall’estero dei ventilatori che nelle prossime ore arriveranno in Italia e saranno a disposizione di tutti gli ospedali attualmente in emergenza. Ferrero, invece, ha annunciato una donazione da 10 milioni di euro alla struttura di emergenza guidata dal commissario straordinario Domenico Arcuri.

ANDREA AGNELLI

“Se il virus non va da Zlatan, Zlatan va dal virus”

In campo anche Zlatan Ibrahimovic. A modo suo lo svedese ha deciso di creare una raccolta fondi per gli ospedali Humanitas e di usare il suo potere comunicativo per diffondere il messaggio in modo più ampio.

L’Italia mi ha sempre dato tantissimo – ha detto l’attaccante del Milan sui social – e in questo drammatico momento voglio restituire ancora di più a questo Paese che amo […]. Oggi siamo noi a tifare per medici e infermieri. Calciamo via il coronavirus e vinciamo questa partita. E ricorda: se il virus non va da Zlatan, Zlatan va dal virus“.

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