Coronavirus, gli spostamenti della famiglia di Taiwan in Italia
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Direttore: Alessandro Plateroti

Coronavirus, allarme in Italia per la famiglia di Taiwan. Oms, ‘Contagio all’estero solo punta dell’iceberg’

Ambulanza

Ricostruiti gli spostamenti in Italia della famiglia di Taiwan positiva al coronavirus. L’allarme dall’Oms: “Potremmo avere visto solo la punta dell’iceberg”.

Coronavirus, il nuovo allarme per l’Italia arriva addirittura da Taiwan, dove una famiglia è risultata positiva al coronavirus al ritorno da una vacanza in Italia. Le autorità nostrane hanno ricostruito in poche ore tutti gli spostamenti della famiglia, i treni sui quali hanno viaggiato e gli alberghi nei quali hanno alloggiato.

Coronavirus, allarme in Italia per la famiglia di Taiwan

La buona notizia è che la famiglia, nel corso del suo viaggio, non è stata in Cina. È presumibile che abbiano contratto il virus a Hong Kong, dove hanno fatto scalo. I primi sintomi del coronavirus si sarebbero manifestati alla fine del mese di gennaio, durante la loro permanenza in Italia. I soggetti contagiati sono tre membri (su quattro) di una famiglia di Taiwan. Il problema è che l’allarme è scattato in pratica al momento del ritorno a casa, al termine della permanenza all’estero.

Ospedale Spallanzani Roma
Fonte foto: https://www.facebook.com

Gli spostamenti in Italia

La a task force della Protezione civile è riuscita a ricostruire gli spostamenti della famiglia per quanto riguarda l’Italia. Le regioni visitate sono Lazio e Toscana. Non è stato escluso però un viaggio in treno per raggiungere Venezia prima di fare nuovamente ritorno nel Lazio.

Ma andiamo con ordine. I taiwanesi hanno raggiunto Hong Kong in areo partendo da Taipei. Sono arrivati in Italia (in aereo) il 22 gennaio, quando sono sbarcati all’aeroporto di Fiumicino. Dopo un breve soggiorno nella Capitale hanno viaggiato in treno per raggiungere Firenze, dove sono rimasti per quattro giorni. Quattro giorni nel corso dei quali, ovviamente, non sono rimasti chiusi in camera. Hanno visitato la città, i musei, i monumenti, i centri commerciali. In Toscana hanno visitato Pisa, raggiunta in treno, e Siena, raggiunta in pullman. Avrebbero poi approfittato degli ultimi giorni in Italia per fare ritorno a Roma. Per questo spostamento hanno noleggiato una macchina con autista.

Grazie ai pagamenti con le carte di credito e le immagini delle videocamere di sorveglianza, le autorità sono riuscite a rintracciare i commercianti, gli albergatori e i ristoratori che sono entrati in contatto con la famiglia.

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Rischi minimi legati al viaggio della famiglia di Taiwan

Le autorità nostrane mostrano ottimismo per due motivi. Il primo è che la permanenza in Italia è durata nove-dieci giorni, meno dei quattordici necessari per l’incubazione. Il secondo è che al momento non sono aumentati i casi nel nostro paese.

Oms, “Potremmo avere visto solo la punta dell’iceberg”

Se in Italia si continua a viaggiare sull’onda dell’ottimismo, il numero uno dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus ha fatto sapere che i contagi all’estero al momento potrebbero essere solo la punta dell’iceberg.

La rilevazione di un piccolo numero di casi potrebbe indicare una più estesa trasmissione in altri Paesi; in breve, potremmo soltanto aver visto la punta dell’iceberg“, ha dichiarato il numero uno dell’Oms che non esclude un picco di contagi anche al di fuori della Cina.

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ultimo aggiornamento: 10 Febbraio 2020 15:16

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