In Italia aumentano i ricoveri: sono due le Regioni che rischiano la zona Gialla ma la situazione è delicata anche nel Lazio.
Il bollettino del 9 agosto mostra una situazione epidemiologica in preoccupante evoluzione: aumentano i ricoveri in area medica e in terapia intensiva per casi di infezione da nuovo coronavirus e tendono ad aumentare i nuovi contagiati. E in base al sistema a colori in vigore in Italia, aumentano le Regioni che rischiano il passaggio dalla zona Bianca alla zona Gialla.
Coronavirus in Italia: aumentano i ricoveri
Numeri alla mano, il bollettino del nove agosto mostra un aumento considerevole del tasso di positività, che si attesta intorno al 4%. a preoccupare però è soprattutto l’aumento dei ricoveri in terapia intensiva e in area medica.
Le Regioni che rischiano il passaggio in zona Gialla
In base ai dati sui ricoveri in area medica e in terapia intensiva, sono due le Regioni che rischiano il passaggio in zona Gialla prima della fine del mese di agosto: come abbiamo visto nei giorni scorsi si tratta della Sicilia e della Sardegna. Ma la situazione inizia a farsi preoccupante anche nel Lazio, dove aumentano i ricoveri in terapia intensiva. In base ai dati a disposizione, nessuna delle tre Regioni dovrebbe passare in zona Gialla alla luce dei dati del monitoraggio del 13 agosto. Ma non si esclude che la mappa dell’Italia possa cambiare già dall’ultima settimana del mese.
La campagna di vaccinazione guarda ai giovani
Il Commissario Figliuolo ha anticipato la nuova fase del piano della campagna di vaccinazione. Lo scopo è quello di andare a raggiungere i più giovani. Questo attraverso un’attività mirata che possa convincere gli incerti e agevolare i soggetti effettivamente disposti a vaccinarsi. Il governo vuole vaccinare il maggior numero di giovani e giovanissimi prima dell’inizio del nuovo anno scolastico per evitare che proprio la scuola possa dover fare i conti con nuove chiusure.
La terza dose contro le varianti del Covid
Intanto si continua a discutere della possibilità di procedere con la somministrazione della terza dose del vaccino. Al momento l’ipotesi più accreditata sembra quella di iniziare a somministrare la terza dose ai soggetti fragili o persone con un sistema immunitario debole. Questa dose booster dovrebbe metterli al sicuro dalla minaccia delle varianti e dal possibile colpo di coda del virus atteso per la fine dell’estate.