Emergenza coronavirus, l’informativa del ministro della Salute Roberto Speranza in Senato: “La battaglia non è vinta”.
Il Ministro della Salute Roberto Speranza è intervenuto in Senato in occasione dell’informativa sulle misure contro il coronavirus.
Di seguito il video dell’intervento del ministro Speranza in Senato
Il nuovo dpcm
Con il prossimo Dpcm si dovrebbe dare il via libera alle fiere e alle navi da crociera, ha confermato il ministro Speranza annunciando le prossime riaperture. Ancora chiusi in vece gli stadi, anche se a campionato fermo la decisione non pesa al mondo del pallone che attende gli sviluppi del mese di settembre. Confermata la chiusura anche delle discoteche. O meglio la mancata riapertura.
Coronavirus, l’informativa del ministro della Salute Speranza in Senato
“La dialettica democratica, anche se a volte aspra, rende il Paese più forte nell’affrontare un passaggio così difficile […]. Come sta messa oggi l’Italia sul piano sanitario? Il tasso di incidenza su 100.000 abitanti negli ultimi 14 giorni, in Italia il numero è pari a 5,7 casi […]. Procediamo a livello globale con circa un milione di nuovi casi a settimana […]. I numeri non richiedono commento per la loro drammaticità […]. Anche in Europa la situazione è tutt’altro che tranquilla. Basti guardare ai Balcani.
Ma la situazione è complicata anche in altri importantissimi paesi europei come la Spagna. Oggi l’Italia è oggettivamente messa meglio rispetto agli altri Paesi. È un risultato di tutti, di tutto il Paese, del governo, delle Regioni, del Parlamento, del nostro servizio sanitario nazionale. È un risultato dei nostri medici, dei nostri infermieri […]“, ha dichiarato il ministro Speranza nella prima fase della sua informativa.
“La battaglia non è vinta”
“I dati che vediamo possono dirci che siamo al sicuro, che la battaglia è definitivamente vinta? Credo di no. Stiamo molto meglio di come stavamo nei mesi precedenti ma non credo che la battaglia sia vinta, non credo che possiamo ritenerci al sicuro. Siamo fuori dalla tempesta ma non siamo in un porto sicuro. Dobbiamo tenere alta la guardia, serve la massima cautela […]. Dopo due mesi difficilissimi abbiamo inaugurato una lunga e prudente stagione delle riaperture. Le prime, quelle del 4 maggio, hanno riguardato il cuore del nostro apparato produttivo. Il 18 maggio abbiamo attivato i servizi alla persona, il 3 giugno abbiamo riaperto i confini con le regioni e con i Paesi europei […]. Ad oggi possiamo dare un giudizio positivo sulla prima fase di apertura”, ha dichiarato Speranza facendo il punto sui provvedimenti adottati dal governo nel corso degli ultimi mesi.
Coronavirus, le tre regole essenziali
Speranza ha poi parlato delle regole fondamentali anche nelle settimane a seguire.
“Nonostante le riaperture la curva ha continuato a piegarsi dal lato giusto. Ora da qualche settimana siamo in fase di sostanziale stabilità […]. Le tre regole fondamentali restano l’utilizzo delle mascherine, il distanziamento di almeno un metro e il lavaggio frequente delle mani“.