Coronavirus, scuole ancora chiuse in Emilia Romagna, Veneto, Lombardia
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Direttore: Alessandro Plateroti

Scuole ancora chiuse in Lombardia, in Veneto e in Emilia Romagna

Coronavirus Regioni Italia

Emergenza coronavirus, scuole chiuse in Lombardia, in Veneto e in Emilia Romagna. Confermata la proroga della sospensione delle attività scolastiche per i prossimi giorni.

È ufficiale. Scuole chiuse per un’altra settimana in Lombardia, in Emilia Romagna e in Veneto per l’emergenza coronavirus. Le tre regioni hanno comunicato la proroga della sospensione dell’attività didattica concordata con i Ministeri competenti.

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Scuole chiuse in Emilia Romagna, in Veneto e in Lombardia

Giulio Gallera, assessore al Welfare della regione Lombardia, è intervenuto ai microfoni del TgR comunicando la proroga della chiusura delle scuole che resteranno chiuse anche la prossima settimana. Per l’Emilia Romagna la conferma ufficiale arriva con una nota condivisa su Facebook dal governatore Stefano Bonaccini. Confermata la chiusura delle scuole anche in Veneto.

Nelle tre regioni le scuole resteranno chiuse fino al prossimo 7 marzo. Anche la Regione Veneto ha deciso di adeguarsi alla decisione confermando la chiusura degli istituti di istruzione di ogni ordine e grado fino alla fine della prossima settimana, quando sarà chiaro e definitivo l’impatto del coronavirus sul territorio.

La sensazione è che i focolai siano stati isolati, ma per prudenza le regioni hanno preferito non rischiare rispettando il termine dei quattordici giorni, indicato come lasso di tempo utile per valutare l’efficacia delle misure messe in atto per fronteggiare l’emergenza sanitaria che ha investito in particolar modo il Nord Italia.

Scuola
Fonte foto: https://www.facebook.com/alessandra.tomi

Confermata la chiusura delle scuole in Lombardia e in Emilia Romagna

Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna optano quindi per la via della prudenza. Le autorità locali hanno deciso di non riprendere l’attività scolastica, sospesa nei giorni scorsi di fronte all’emergenza sanitaria legata al coronavirus. L’Italia, come testimoniato anche dalle iniziative delle grandi città come Milano, ha voglia di ripartire e di riprendere la normale attività ma l’intenzione è quella di non bruciare le tappe. Insomma, meglio pazientare ancora sette giorni piuttosto che rischiare un contagio capillare.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 15:38

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