Serie A, no della lega Calcio alla richiesta di trasmettere i match in chiaro
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

La Lega ‘nega’ il calcio in chiaro

Vincenzo Spadafora

Il ministro dello Sport Spadafora aveva chiesto che la Serie A venisse trasmessa in chiaro. Secco no della Lega Calcio dopo l’ok della Figc.

Niente Serie A in chiaro. E’ questa la presa di posizione della Lega Calcio alla richiesta del ministro dello Sport di trasmettere le gare del prossimo turno del massimo campionato in chiaro, che si giocheranno a porte chiusi a causa del noto coronavirus.

Bonus Natale 2024:
a chi spetta e cosa c'è da sapere

No della Lega di Serie A

La Lega Serie A ha fatto sapere all’Ansa: “Pur comprendendo e condividendo le finalità alla base della richiesta del Ministro Spadafora, volta, in un momento di massima emergenza per il Paese, a valutare la possibilità di consentire la libera fruizione televisiva del campionato di Serie A, la Lega Serie A rileva che il quadro normativo vigente, e gli obblighi contrattuali già assunti, non consentono di potervi aderire“. 

Il Ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora ha inviato ieri pomeriggio al Presidente della Figc, Gabriele Gravina, e per conoscenza al Presidente della Lega Calcio Seria A, Paolo Dal Pino, una lettera per chiedere di valutare le eventuali condizioni per trasmettere in chiaro le competizioni di Serie A almeno della prossima giornata di campionato. 

https://www.youtube.com/watch?v=Kgiwbwfv1Io

L’ok della Figc

Il presidente della Figc ha per le vie brevi dato il suo sostegno all’invito del Ministro. Si attende la risposta della Lega Calcio Serie A e di Sky. Di seguito il testo completo:
Caro Presidente,
nell’attuale fase di emergenza sanitaria – dalla quale il Paese uscirà, ne sono certo, più forte e unito di prima – lo sport, come molti altri settori della vita sociale e culturale, sta subendo inevitabili conseguenze.  Il mondo del calcio, per la passione che suscita e la grande rilevanza che lo contraddistingue, anche in proiezione estera, è certamente tra i settori più esposti.
Superata la fase di primo confronto sulle soluzioni volte a fronteggiare al meglio l’emergenza ed essendosi chiarito, al netto di comprensibili diverse sensibilità, il quadro delle misure vigenti nelle prossime settimane, ritengo opportuno sottolineare la vocazione più autentica dello sport, e quindi del calcio, e cioè quella di unire e consentire a tutti di godere uno spettacolo emozionante, senza ansie, né paure.
E’ con questo spirito che Le chiedo, in questa delicata contingenza, di verificare se favorevoli condizioni, rispettose della normativa vigente e degli accordi in essere, possano eventualmente consentire la libera fruizione televisiva di imminenti competizioni calcistiche di cui si prevede la disputa a porte chiuse. Ciò costituirebbe, io credo, un bellissimo segnale verso tutti gli italiani, ma anche un modo per limitare i disagi associati alle misure di contenimento in essere e, addirittura, di cooperare attivamente al raggiungimento delle loro stesse finalità.
Confido nella Sua azione di impulso e nella disponibilità di tutti gli attori coinvolti a volersi confrontare e rendersi protagonisti di un grande messaggio all’Italia e all’Europa
“.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 7 Marzo 2020 9:41

Calcio e finanza, Juventus ‘retrocessa’ a Piazza Affari

nl pixel