I morti legati al Coronavirus sono oltre 900. Infranto il record delle vittime della Sars (774) tra il 2002 e il 2003.
PECHINO – Il Coronavirus ha già fatto più morti della Sars. Secondo quanto riferito dalla National Health Commission, l’organo responsabile per i servizi igienico-sanitari e la salute della Cina, nel Paese asiatico le vittime sono arrivate a 908, con oltre 40 mila casi di contagio.
Coronavirus, più morti della Sars
L’epidemia scoppiata a Wuhan lo scorso 9 gennaio non accenna a arrestarsi, segnalando oltre tremila nuovi casi di contagio.
Come temuto, il nuovo tipo di virus ha già fatto più vittime della Sars, che provocò 774 decessi.
La storia della Sars
La Sars (acronimo di Severe acute respiratory syndrome) o sindrome respiratoria acuta grave (o “severa”), è una forma atipica di polmonite apparsa per la prima volta nel novembre 2002 nella provincia del Guangdong (Canton) in Cina.
La malattia, identificata per la prima volta dal medico italiano Carlo Urbani (poi deceduto a causa della stessa), produsse un’epidemia lungo un arco temporale che andò dal novembre 2002 al luglio 2003, determinando 8.098 casi e 774 decessi in 17 Paesi (per la maggior parte nella Cina continentale e ad Hong Kong), per un tasso di letalità finale del 9,6%. Dal 2004 non si sono più segnalati altri casi di Sars in alcuna parte del mondo. Questa malattia fu causata da un coronavirus (così chiamato per la sua apparenza al microscopio) che sul finire del 2017 gli scienziati cinesi hanno rintracciato nei pipistrelli comunemente noti come ferri di cavallo, con gli zibetti quali vettori intermediari.