La Premier Giorgia Meloni al centro di un nuovo “caso”. Il durissimo attacco con un dato arrivato da parte di Corrado Formigli.
Non solo le note polemiche, per la verità sterili e già risolte, per quanto concerne il “viaggio segreto” in quel di New York. La Premier Giorgia Meloni è stata chiamata in causa in queste ore anche da parte di Corrado Formigli che, dati alla mano, ha palesato un comportamento molto particolare della Presidente del Consiglio.

Giorgia Meloni e i 243 giorni di “silenzio”
Nel corso di una interessante intervista rilasciata a Repubblica, Corrado Formigli ha avuto modo di parlare del suo ruolo di giornalista e conduttore tv ma anche di sottolineare alcuni aspetti piuttosto controversi dell’attuale rapporto tra il Governo di Giorgia Meloni e la stampa. In particolare, Formigli ha affondato il colpo spiegando che la Premier prediliga solo giornalisti con una certa linea di pensierio. “Sono 243 giorni che non fa una conferenza stampa aperta a tutti: è pessimo”, ha detto.
“È una donna intelligente, con una grande energia, ma rifiuta la critica giornalistica. Le piace solo la stampa compiacente, il ruolo ancillare del Tg1 e di Rete 4″, ha aggiunto ancora Formigli. “Ti dice: ‘se vuoi criticarmi ti devi candidare’. Ma io faccio il giornalista, non mi faccio ridurre a fazione politica. Una premier non può parlare solo con chi le fa i complimenti”.
Il rapporto tra Premier e Tg1
Tra i vari passaggi dell’intervista a Repubblica, di cui vi riportiamo solo alcuni stralci, Formigli ha anche parlato del comportamento della Presidente del Consiglio e del rapporto tra Governo e Rai: “Lei (la Meloni, ndr) afferma su Instagram che il potere d’acquisto degli italiani è aumentato, un’evidente bugia, ma non può essere contraddetta. Ma così la democrazia vale solo il giorno in cui si vota, dai giorni successivi io penso soltanto a quelli che hanno votato per me”.
In merito, invece, al legame tra la Rai e il Governo: “Il Freedom Act vieterebbe legami tra l’esecutivo e le tv pubbliche. Ma accettiamo come se niente fosse che il direttore del Tg1 possa andare a fare il portavoce di palazzo Chigi, squadernando in modo esplicito che il principale tg pubblico è il megafono del governo”, ha dichiarato ancora il conduttore di Piazzapulita.