Cosa prevede il decreto coronavirus, le norme inserite nel provvedimento
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Direttore: Alessandro Plateroti

Italia divisa in blocchi: cosa prevede il decreto coronavirus

Palazzo Chigi

Cosa prevede il decreto coronavirus. Il provvedimento è stato firmato dal presidente del Consiglio e divide l’Italia in tre parti almeno fino all’8 marzo.

ROMA – Cosa prevede il nuovo decreto Coronavirus. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato il provvedimento che divide l’Italia in tre parti almeno fino al prossimo 8 marzo. Andiamo a vedere nei dettagli le misure introdotte in questa norma.

Cosa prevede il decreto Coronavirus

Italia divisa in tre parti per una settimana. E’ questa la sintesi del decreto Coronavirus destinato a rimanere in vigore almeno fino a domenica 8 marzo anche se non si escludono ulteriori colpi di scena.

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La zona rossa

Le misure più restrittive, naturalmente, riguardano la zona rossa. In queste aree confermati per un’altra settimana i divieti che il Governo aveva approvato subito dopo la diffusione del coronavirus. Sette giorni chiusi per i comuni che continueranno ad essere isolati. In Lombardia il provvedimento è rivolto alle cittadine di Bertonico, Casalpusterlengo, Castegerundo, Castiglione d’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini e Vò, quest’ultimo in Veneto.

La zona gialla

Le misure riguarderanno anche la zona gialla e quindi Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e le provincie di Pesaro-Urbino e Savona. In queste aree sospesi al pubblico tutti gli eventi sportivi che si potranno disputare solo a porte chiuse. I luoghi di culto saranno aperti solo ad un certo numero di persone. Scuole chiuse, concorsi pubblici sospesi e i bar e ristoranti potranno servire solo i clienti con i posti a sedere. Chiuse anche palestre e centri sportivi in Lombardia e in provincia di Piacenza dove i centri commerciali non potranno aprire nel weekend come nel territorio di Bergamo, Lodi e Cremona.

Carabinieri
Fonte foto: https://www.facebook.com/pg/carabinieri.it

Il resto d’Italia

Nessuno stop, invece, per quanto riguarda il resto d’Italia che dovranno rispettare solo le norme di igiene stabilito dal ministero della Salute. Per chi a partire dal 14 febbraio è tornato dalla Cina o dalla zona rossa deve fornire comunicazione alla Asl di appartenenza. Agevolate le forme di telelavoro.

Scarica QUI la guida con tutte le precauzioni da prendere per limitare il contagio da coronavirus

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ultimo aggiornamento: 10 Marzo 2020 10:33

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