Cosa prevede la riforma della Giustizia: ecco tutti i dettagli
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Riforma Giustizia, come cambia il testo dopo la mediazione

Marta Cartabia

Cosa prevede il nuovo testo sulla riforma della Giustizia: nessun timing per i reati riconducibili al 416 bis e ter.

ROMA – Cosa prevede il nuovo testo sulla riforma della Giustizia. Il Consiglio dei ministri ha dato il primo via libera ad un provvedimento dopo la mediazione della Guardiasigilli Cartabia. Tra le modifiche più importante c’è quella che prevede nessun timing per i reati riconducibili al 416 bis e ter. Per i reati aggravati da mafia sei anni di appello fino al 2024. Dall’anno successivo scenderà a 5.

Bonus 2024: tutte le agevolazioni

Cartabia: “Giornata importante”

Soddisfatta la ministra Cartabia dopo il via libera in Cdm. “E’ una giornata importante, lunghe riflessioni e lavoro per venire a un accordo – il pensiero della Guardiasigilli riportata dall’Adnkronosc’è stata un’approvazione all’unanimità, con convinzione di tutte le forze politiche e l’impegno a ritirare tutti gli emendamenti che erano stati presentati dalle forze di maggioranza. L’obiettivo resta quello di accelerare il più possibile il lavoro in Parlamento e concludere prima della pausa estiva questa importantissima riforma“.

Marta Cartabia
Marta Cartabia

Le reazioni dei partiti

Diverse anche le reazioni dei partiti. “Soddisfazioni per la riforma della giustizia – hanno detto Salvini e Bongiorno – come chiesto dalla Lega, non rischieranno di andare in fumo i processi per mafia, traffico di droga e violenza sessuale. E ora avanti tutta con i referendum che completeranno il profondo cambiamento richiesto dai cittadini“.

Commento positivo anche dai pentastellati. “Non è la nostra riforma – ha detto Conte – ma abbiamo contribuito a migliorarla. Avevamo detto, non possiamo transigere sui processi per mafia e terrorismo: è un risultato che abbiamo ottenuto. I processi per mafia e terrorismo non si dissolvono nel nulla, non si estinguono. Abbiamo ottenuto anche il riconoscimento di un’altra nostra battaglia: un emendamento che rende anche i processi per violenza sessuale aggravata non prescrittibile […]“. Ora la parola passa all’Aula, ma la riforma non rischia nulla in Parlamento.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 29 Luglio 2021 20:55

G20 Cultura, Draghi: “L’Italia deve essere custode e laboratorio di idee”

nl pixel