Covid, identificata a Varese una variante rarissima: si tratta del secondo caso al mondo dopo quello registrato in Thailandia. Cosa sappiamo sulla nuova variante.
In Italia riflettori puntati sulla variante del Covid identificata a Varese. Si tratta di una variante rarissima, almeno stando ai dati noti. Sarebbero solo due i casi noti fino a questo momento: il primo caso è stato registrato in Thailandia e il secondo a Varese, appunto.
Varese, identificata una variante rarissima del Covid
Sostanzialmente gli esperti di Varese si sono ritrovati di fronte ad una forma unica del nuovo coronavirus. L’altro caso è stato identificato addirittura in Thailandia, dove è risultato positivo e infettato con questa variante rarissimi un uomo che si era recato in Egitto.
Cosa sappiamo sulla ‘variante di Varese’: quanto è contagiosa? I vaccini sono efficaci?
Ma cosa sappiamo di questa nuova e rarissima variante? Le informazioni note fortunatamente sono per lo più positive. La sua capacità infettiva sostanzialmente è sconosciuta. Non è chiaro se si tratti di una variante particolarmente rapida nella diffusione oppure no.
Si ipotizza che la variante possa essere caratterizzata da una maggiore rapidità di diffusione almeno rispetto alla forma tradizionale del nuovo coronavirus. Ovviamente la strategia per il contenimento della variante è la solita: identificare i casi nel minor tempo possibile e isolarli. Ricostruire la catena dei contatti diretti e isolare ogni caso positivo. Nel caso di diffusione capillare, zona rossa locale per evitare il contagio a macchia d’olio.
La buona notizia è che, in base ai dati sulla struttura, i vaccini dovrebbero essere efficaci anche contro questa rarissima forma del Covid.
Lombardia, Moratti: “Le informazioni sembrano darci informazioni confortanti riguardo l’efficacia dei vaccini”
“Il lavoro svolto e di cui oggi ci è stata data notizia evidenzia ancora una volta l’alta professionalità di chi si è adoperato in questa ricerca con risultati rilevanti non solo a livello regionale, non solo a livello nazionale, ma addirittura di portata internazionale con il sequenziamento dell’intera proteina spike e le implicazioni conseguenti sia riguardo le varianti, sia riguardo i vaccini. L’informazione scientifica di cui siamo stati relazionati sembra infatti darci indicazioni confortanti riguardo l’efficacia dei vaccini anche in questi casi“, ha dichiarato la Moratti commentando la scoperta effettuata a Varese.