Costo rottamazione auto: oneri e benefici per i proprietari
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Direttore: Alessandro Plateroti

Costo rottamazione auto: quali sono le spese da affrontare

costo rottamazione auto

Rottamare la propria auto è una procedura regolamentata dalla legge che comporta delle spese. Vediamo nel dettaglio qual è il costo rottamazione auto e qual è l’iter burocratico

La rottamazione auto è la procedura per lo smaltimento fisico di un’autovettura. Le automobili sono considerate come rifiuti speciali, pertanto la demolizione può essere effettuata solo da centri di raccolta autorizzati, meglio noti come demolitori. Questi centri si occupano di distruggere il veicolo e di smaltire in maniera sicura ciò che resta.

Cosa dice la legge

Un decreto legislativo del 5 febbraio 1997 introduce l’obbligo di demolizione. Per la legge italiana, infatti, è vietato abbandonare un veicolo sul suolo pubblico o in una proprietà privata. Inoltre, dal 2002, è obbligatorio rottamare una vettura custodita da oltre due anni.

Cosa serve per la rottamazione auto

Per procedere alla rottamazione auto, è necessario presentare i seguenti documenti: carta di circolazione e certificato di proprietà o il foglio complementare. Nel caso in cui il veicolo sia privo di targhe o dei documenti necessari, il proprietario deve presentare la denuncia di furto o smarrimento effettuata presso gli organi competenti.

I costi di demolizione auto: ACI e non solo

Nel caso in cui si proceda alla rottamazione del veicolo rivolgendosi direttamente ad un demolitore, i costi di rottamazione si aggirano tra i 70 ed i 150 euro. Ecco nello specifico tutte le spese da sostenere:

  • Un’imposta di bollo da 32 euro se il proprietario del veicolo è in possesso del certificato di proprietà. In caso di furto o smarrimento del certificato, è possibile presentare il modulo sostitutivo NP3C pagando un’imposta di 48 euro.
  • Emolumenti ACI pari a 13,50 euro;
  • Una visura da 7,10 euro. È possibile richiederla presso l’ufficio provinciale ACI-PRA o effettuarla online. Serve a verificare che sul veicolo non ci sia alcun fermo amministrativo pendente. In quel caso, infatti, prima di procedere alla demolizione, il proprietario dell’auto dovrà provvedere alla cancellazione del fermo al PRA (Pubblico Registro Automobilistico) versando le eventuali somme dovute.
  • I costi di trasporto del veicolo al centro di raccolta. Essi variano in base alle tariffe applicate dai demolitori ed alla distanza da percorrere.

La procedura di rottamazione

Una volta ritirata la vettura da rottamare, il demolitore è chiamato a rilasciare il certificato di rottamazione auto. Il documento, da conservare per almeno 10 anni, contiene le seguenti informazioni:

  • i dati anagrafici del proprietario della vettura
  • il numero di registrazione e la firma del titolare dell’azienda che rilascia il certificato
  • l’indicazione dell’autorità competente che ha rilasciato l’autorizzazione all’impresa di demolizione
  • i dati del veicolo da rottamare ovvero marca, classe, targa, modello e numero di telaio
  • l’impegno a procedere entro 30 giorni alla cancellazione del veicolo dal PRA.

Rottamazione auto: bollo e assicurazione

Quest’ultimo punto è quello più importante. Il solo certificato di rottamazione da solo non basta per essere esonerati dagli obblighi fiscali. Soltanto con l’effettiva cancellazione del veicolo dal PRA, infatti, il proprietario è esentato dal pagamento del bollo auto per le successive annualità. Per questo è bene accertarsi (mediante visura) che, trascorsi 30 giorni dal ritiro dell’veicolo, il demolitore abbia effettivamente provveduto a cancellarlo dal PRA. Per evitare di dover rinnovare il bollo auto, la cancellazione deve essere fatta prima o durante il mese in cui è previsto il pagamento del bollo. In pratica, se il bollo è in scadenza a dicembre, per non rinnovarlo la cancellazione deve essere effettuata entro il 31 gennaio.

La cancellazione dal PRA permette anche di interrompere la polizza assicurativa. Il proprietario del veicolo può richiedere il rimborso del premio di assicurazione pagato durante il periodo di mancato utilizzo della vettura presentando il certificato di rottamazione. Inoltre è possibile spostare la stessa polizza su di un altro veicolo mantenendo la stessa classe Bonus-Malus.

Costo rottamazione auto di un defunto

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Fonte immagine: https://pixabay.com/it/vw-beetle-vw-maggiolino-volkswagen-247925/

Nel caso in cui bisogna rottamare l’auto di una persona deceduta, l’iter burocratico è sostanzialmente lo stesso. La richiesta di rottamazione può essere fatta da un erede del defunto presentando una dichiarazione sostitutiva in atto notorio, disponibile anche online sul sito dell’ACI. Assieme alla documentazione standard necessaria alla rottamazione vanno presentate anche la dichiarazione sostitutiva, firmata in originale, il certificato di morte del proprietario del veicolo e un documento di identità dell’erede. Con la cancellazione dell’auto dal PRA, l’erede viene sollevato da ogni obbligo fiscale e da qualsiasi responsabilità assicurativa.

Rottamazione auto a costo zero

La rottamazione auto, come abbiamo visto, comporta oneri economici e burocratici che molti proprietari di auto non hanno né tempo né voglia di sostenere. Per questo, molte imprese di demolizione offrono dei pacchetti completi di demolizione a costo zero, comprensivi del ritiro del mezzo e del completamento di tutte le pratiche burocratiche.

In mancanza di incentivi statali, un’altra opzione per rottamare la propria auto in maniera più semplice è quella di approfittare delle offerte delle case automobilistiche che accettano di occuparsi della rottamazione del veicolo e delle pratiche burocratiche offrendo in cambio sconti, anche sostanziosi, sull’acquisto di una nuova automobile.

Dal primo gennaio 2007 è entrata in vigore il decreto legislativo numero 149 del 23 febbraio 2006, che permette di usufruire della demolizione a costo zero, al netto dei costi di trasporto del veicolo presso il demolitore. In pratica non è più necessario pagare la consegna della vettura, indipendentemente dall’anno di immatricolazione. Il veicolo va consegnato ad un concessionario o ad un centro di demolizione indicato dalla casa costruttrice, deve essere completo degli elementi essenziali (motore, trasmissione, carrozzeria, centraline elettroniche e catalizzatore) e privo di rifiuti aggiuntivi.

Il proprietario viene quindi esonerato anche dai consti di cancellazione del PRA: “La cancellazione dal PRA del veicolo fuori uso avviene esclusivamente a cura del titolare del centro di raccolta ovvero del concessionario o del gestore della succursale della casa costruttrice o dell’automercato, senza oneri di agenzia a carico del detentore dello stesso veicolo“.

La normativa mira inoltre ad incentivare la rottamazione dei “veicoli di interesse storico o collezionistico“, ossia quei modelli ormai datati che non erano particolarmente appetiti dai demolitori per l’eventuale rivendita dei pezzi di ricambio.

Rottamazione all’estero

La rottamazione di un’auto può avvenire anche all’estero. In tal caso, per la demolizione per esportazione è necessario produrre la seguente documentazione:

  • certificato di proprietà o foglio complementare
  • targhe
  • carta di circolazione
  • la nota di presentazione al PRA
  • il certificato di avvenuta demolizione rilasciata dal demolitore estero assieme alla traduzione autenticata del testo.

Fonte immagine: https://pixabay.com/it/scrapyard-riciclaggio-discarica-70908/

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ultimo aggiornamento: 15 Gennaio 2018 10:10

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