Come il Covid ha cambiato la nostra capacità di percepire il tempo
Vai al contenuto

Come il Covid ha cambiato la nostra capacità di percepire il tempo

Orologio ora legale ora solare

Non riusciamo più a collocare bene gli eventi nel tempo. Lo dice una ricerca pubblicata a maggio 2023. Vediamo insieme i risultati.

Scovata una nuova conseguenza della pandemia di coronavirus SARS-CoV-2: non siamo più bravi a collocare eventi anche recenti nel giusto ordine temporale con cui sono accaduti. A dirlo sono due ricercatori del dipartimento di Psicologia dell’Università di Aberdeen, nel Regno Unito, Daria A. Pawlak e Arash Sahraie.

Come si è svolta la ricerca dell’Università di Aberdeen

Grafico dati Google Analytics

La ricerca dei due studiosi, pubblicata sulla rivista scientifica Plos One, con il titolo “Lost Time”, ossia “Il tempo perduto”, è stata condotta su 277 persone, che sono stati sottoposti ad un quiz online. Il quesito era semplice: davanti ad una lista di eventi accaduti tutti tra il 2017 e il 2021, i partecipanti dovevano indicare l’anno esatto in cui avevano avuto luogo, scegliendone uno tra il 2016 e il 2021.

Inoltre, i partecipanti sono stati chiamati a compilare quattro questionari creati per quantificare i livelli di noia, depressione, ansia, stress, resilienza e attività durante i periodi di lockdown.

I risultati: la nostra capacità di percezione del tempo è alterata

I risultati hanno soddisfatto le ipotesi mosse da Pawlak e Sahraie. I 277 che hanno preso parte al sondaggio hanno infatti commesso più errori per eventi legati al passato, rispetto agli avvenimenti del 2020. E fin qui nulla di sconvolgente.

Il dato interessante è però che, per quanto riguarda fatti accaduti nel 2021, quindi più recenti, la memoria sia stata molto più fallace, con un numero di errori simile a quello commesso su eventi di 3/4 anni prima.

La spiegazione dei risultati

Escludendo un qualsiasi legame con l’agente patogeno e l’infezione da Covid in sè, i ricercatori ritengono che questa alterazione della capacità di collocare gli eventi nel tempo sia dovuta alla situazione generale della pandemia e all’isolamento forzato dei vari lockdown.

Avendo perso, in quel periodo, qualsiasi punto di riferimento temporale, come feste, compleanni o viaggi, è come se nella nostra mente gli eventi accaduti si mescolassero insieme, senza una linea temporale precisa, con risultati paragonabili – dicono i due studiosi – a quelli dei carcerati.

A peggiorare questa conseguenza (che si somma alle tante altre emerse dopo l’emergenza sanitaria) si aggiungono condizioni di ansia e stress, particolarmente comuni durante la pandemia.

Leggi anche
Omicidio Giulia Tramontano, la madre di Impagnatiello: “Mio figlio è un mostro, chiedo perdono”

Riproduzione riservata © 2025 - NM

ultimo aggiornamento: 1 Giugno 2023 16:24

Omicidio Giulia Tramontano, la madre di Impagnatiello: “Mio figlio è un mostro, chiedo perdono”

nl pixel