Il rapporto dell’Iss con le nuove regole e linee guida per la sanificazione di superfici e ambienti interni per la prevenzione della diffusione del Covid.
L’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato il nuovo report con le regole, o meglio le linee guida, per la sanificazione degli ambienti e delle superfici per limitare i rischi legati alla diffusione del Covid.
Il rapporto presenta una panoramica relativa all’ambito della sanificazione di superfici e ambienti interni non sanitari per la prevenzione della diffusione dell’infezione COVID-19. Le indicazioni si basano sulle più recenti evidenze scientifiche relative alla trasmissione del SARS-CoV-2. Presenta procedure e sistemi di sanificazione/disinfezione generati in situ e altre tecnologie utilizzabili per la sanificazione degli ambienti di strutture non sanitarie, compreso il miglioramento dell’aria degli ambienti. Per i diversi sistemi di sanificazione/disinfezione sono descritti gli aspetti tecnico-scientifici, l’ambito normativo e il pertinente uso“, si legge nella presentazione del Report sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità.
Regole e linee guida per la sanificazione degli ambienti e delle superfici
Nel rapporto viene ribadita l’importanza della disinfezione attraverso prodotti a base di ipoclorito di sodio o alcol. È bene disinfettare con frequenza ad esempio le maniglie delle porte, che per necessità vengono toccate da un gran numero di persone. La stessa attenzione deve riguardare anche la pulizia di altri oggetti di uso frequente, come ad esempio gli occhiali o il cellulare. Ovviamente è bene disinfettare spesso e accuratamente i servizi igienici. Da questo punto di vista non ci sono variazioni di rilievo rispetto alle indicazioni comunicate precedentemente.
La ventilazione e il ricambio d’aria
La novità principale forse è legata al fatto che nelle nuove linee guida ci si concentri maggiormente sulla ventilazione degli ambienti, un aspetto importantissimo per ridurre le probabilità di contrarre il virus. L’Iss evidenzia che ci sono alcuni modelli in grado di indicare come, quando e quanto dovrebbe essere cambiata l’aria a seconda delle diverse situazioni. Un ufficio ovviamente ha necessità differenti rispetto ad una scuola o rispetto ad un ristorante. L’indicazione di massima dell’Organizzazione Mondiale della Sanità è un ricambio per dieci litri di aria per secondo a persona. Ovviamente il tutto dipende da diversi fattori: qualità dell’aria, numero delle persone presenti, attività svolta all’interno dei locali.
Di seguito il testo integrale del rapporto dell’Iss.