Crisi del grano e ipotesi Romania
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Direttore: Alessandro Plateroti

Crisi del grano: una nuova soluzione. Di cosa si tratta?

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Ucraina. La crisi del grano minaccia il sistema alimentare mondiale. Una nuova soluzione alle porte: l’ipotesi Romania. Ma di cosa si tratta?

A causa del protrarsi dello scontro in Ucraina, la minaccia legata allo scoppio dell’ennesima crisi alimentare, sembra ormai un assumere le fisionomie di un passaggio obbligato. La minaccia scaturirebbe dalla questione profondamente problematica del blocco del grano.

Stando agli ultimi report di Kiev in merito, i russi avrebbero già fatto fuori “300mila tonnellate di grano”, e questo sarebbe accaduto nella sola area circoscritta del porto di Mykolaiv. Di fronte a tale disastrosa prospettiva, ecco concretizzarsi sempre più, “l’alternativa Romania”.

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In tempi floridi, il territorio ucraino era in grado di esportare circa 5 milioni di tonnellate di grano mensili. In questo periodo di conflitto, lo stesso territorio ha faticato ad esportarne a mal pena 1 milione.

Il trasporto su mezzi ferrati, nonostante già a partire da Maggio scorso, i corridoi di grano definiti dall’Unione Europea, abbiano inaugurato un felice collegamento tra Ucraina e Lituania, non sembrerebbe comunque sufficiente, considerata sopratutto l’enorme differenza rispetto alle misure dei vagoni ucraini, se comparati a quelli lituani.

L’ipotesi Romania

Una soluzione ottimale è, di certo, rappresentata dal passaggio dei mezzi in Biellorussia, rispetto allo sfruttamento, in tal senso, del Mar Nero. Questa ipotesi però, implicherebbe l’intervento del presidente Aleksander Lukashenko, una possibilità che l’Unione vorrebbe ancora evitare.

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L’emergenza legata alla crisi del grano, è stato uno degli argomenti clou, affrontati da Ursula von der Leyen, nell’ambito della sua seconda visita a Kiev. La questione grano, ha rappresentato il tema più caldo da risolvere, tra il Presidente Ue e il premier Denys Schmyhal.

Nell’ambito di questo complicato panorama, rispetto alle trattative tra gli alleati e l’Ucraina, starebbe cominciando a serpeggiare un’ipotesi allettante, la cosidetta “exit strategy rumena“. Ma di cosa si tratta, di preciso? L’Oblast di Odessa, confinerebbe con la regione del Delta del Danubio, nell’area della Romania Orientale. Quì, sarebbero presenti una serie di canali navigabili, che fungono da collegamento tra i due Stati. Uno di questi canali, sarebbe quello di Bystroe, fortemente desiderato, vent’anni fa, da Kiev, a cui aveva cercato di opporsi Bucarest, a causa di ragioni subordinate alla tutela del Delta.

Il corso d’acqua, oggetto di contese antiche, potrebbe ora rappresentare una delle poche salvezze per scongiurare il ghost di una crisi alimentare di proporzioni storiche.

Attualmente, circa 22 milioni di tonnellate di grano, sono bloccate all’interno delle riserve ucraine.

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ultimo aggiornamento: 12 Giugno 2022 15:30

Kiev, Von der Leyen: “A breve decisione sull’ingresso dell’Ucraina in Ue”

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