Commento secco e diretto in diretta tv per Giuseppe Cruciani sul caso della scuola di Pioltello e la chiusura per il Ramadan.
Si torna a parlare in tv, e precisamente a ‘Dritto e Rovescio’ su Rete 4, del caso della scuola di Pioltello, di cui si è decisa la chiusura in occasione della fine del Ramadan. Una decisione che ha generato tante polemiche e il parere, sempre direttissimo, di Giuseppe Cruciani.
Cruciani e la scuola chiusa per il Ramadan
Ospite della trasmissione di Rete 4 ‘Dritto e Rovescio’ condotta da Paolo Del Debbio, Cruciani ha detto la sua sulla vicenda della scuola di Pioltello per la quale è stata decisa la chiusura in occasione della fine del Ramadan.
“Vi posso presentare diverse famiglie che non sono d’accordo con questa cosa”, ha esordito il conduttore radiofonico cercando di rispondere agli altri presenti in studio. “C’è un principio fondamentale: il calendario scolastico delle festività lo stabilisce la scuola, il ministero dell’Interno con il ministero dell’Istruzione”, ha aggiunto.
Anche per questo il giornalista e volto tv ha tenuto a precisare con forza: “E il Ramadan, che a lei piaccia o no, non è una festività. Quando sarà una festività… Inutile prenderci in giro, la scuola l’hanno chiusa per il Ramadan”.
La scuola di Pioltello e gli stranieri in classe
Il caso della scuola di Pioltello aveva sollevato anche un’altra questione ben più grande, ovvero quella della presenza di italiani e stranieri nelle classi degli istituti italiani. Sul tema, il ministro Salvini, così come quello dell’Istruzione Valditara avevano proposto un tetto del 20% agli stranieri.
Vicenda che, per varie ragioni, aveva generato ulteriori polemiche anche a seguito di alcuni commenti social dello stesso Valditara.
Indubbiamente il tema è delicato e dovrà essere affrontato nelle prossime ore con grande attenzione valutando pro e contro di qualsiasi decisione.
