Valditara, scoppia il caso: il post "sgrammaticato" sugli alunni italiani in classe
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Valditara, scoppia il caso: il post “sgrammaticato” sugli alunni italiani in classe

Giuseppe Valditara

Il ministro Valditara ha commentato la necessità di avere una maggioranza di alunni italiani in classe ma il suo post social ha fatto scalpore.

Le parole di Salvini sulla necessità di avere una maggioranza di studenti italiani nelle classi scolastiche italiane ha trovato il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, favorevole. Le parole di quest’ultimo, però, hanno generato grande dibattito anche a causa di un post social che, per molti, è risultato “sgrammaticato“.

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Giuseppe Valditara
Giuseppe Valditara

Valditara e la maggioranza di alunni italiani in classe

Nell’ultima settimana il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, è intervenuto a più riprese sul tema del numero di studenti stranieri nelle scuole italiane. Lo ha fatto sulla scia delle polemiche alimentate soprattutto dal centrodestra sulla decisione del consiglio d’istituto della scuola ‘Iqbal Masih’ di Pioltello, in provincia di Milano, di sospendere le lezioni il 10 aprile per la festa di fine Ramadan.

In modo particolare anche a seguito delle affermazioni di Matteo Salvini che chiedeva un tetto del “20% di bambini stranieri in una classe”.

Il ministro dell’Istruzione, di fatto, si è detto concorde col fatto che nelle classi debba esserci una maggioranza italiana. Nel farlo, però, ha generato grande discussione per le parole utilizzate sui social.

Il post “sgrammaticato”: la polemica

Nel suo post su X, Valditara è stato molto diretto nelle parole ma anche tanto criticato. “Se si è d’accordo che gli stranieri si assimilino sui valori fondamentali iscritti nella Costituzione ciò avverrà più facilmente se nelle classi la maggioranza sarà di italiani”, ha scritto il ministro.

“Se studieranno in modo potenziato l’italiano laddove già non lo conoscano bene, se nelle scuole si insegni approfonditamente la storia, la letteratura, l’arte, la musica italiana, se i genitori saranno coinvolti pure loro nell’apprendimento della lingua e della cultura italiana e se non vivranno in comunità separate. È in questa direzione che noi intendiamo muoverci”, le sue parole.

Le frasi del ministro, però, a detta di alcuni sono parse “sgrammaticate” e hanno, per questo, generato grande ironia e polemica. C’è chi ha affermato: “Analisi logica: voto 3”, “Ora scrivilo in italiano” e diversi altri commenti di questo stesso tipo.

Insomma, un vero e proprio caso che, sicuramente, farà parlare ancora a lungo.

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ultimo aggiornamento: 29 Marzo 2024 9:27

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