Già a partire dal prossimo Settembre, sarà possibile iscriversi contemporaneamente a due corsi di laurea magistrale o di master.
Con un’unica eccezione, legata ai corsi di specializzazione medica, anche presso molteplici università, scuole o istituti superiori, caratterizzati da un ordinamento speciale. La legge varata dal Parlamento lo scorso Aprile, diventa operativa, valendo per l’anno accademico 2022-2023. A confermarlo è il Ministero dell’Università e della Ricerca guidato da Maria Cristina Messa, che rimebra come la stessa opportunità risulti prevista anche per due corsi di diploma accademico, di primo o di secondo livello, presso le istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica (Afam).
La Riforma
La riforma ha modificato il regio decreto del 1933 che aboliva l’iscrizione contemporanea a due diverse università o istituti d’istruzione superiore. L’unico divieto resterà quello di iscriversi allo stesso corso, della medesima classe di studi, in due università diverse.
La legge prevede che “lo studente che si iscrive contemporaneamente a due corsi di studio beneficia degli strumenti e dei servizi a sostegno del diritto allo studio per una sola iscrizione, eletta dallo studente, fermo restando l’esonero, totale o parziale, dal versamento del contributo onnicomprensivo annuale”.
Gli obblighi delle università
Università e istituzioni, sono obbligati a redigere annualmente un programma per agevolare la partecipazione degli studenti lavoratori ai corsi di studio e alle attività formative successive al conseguimento del titolo. La legge prevede poi un monitoraggio dei suoi effetti entro quattro mesi dalla conclusione del terzo anno accademico successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore (aprile 2022). A quel punto il ministro dell’Università presenterà una relazione sullo stato di attuazione del testo alle Camere.