I dati Agenas del 10 agosto confermano un trend in salita della pressione sui servizi sanitari. E sono tre le regioni a rischio zona gialla.
ROMA – I dati Agenas del 10 agosto confermano un trend in salita della pressione sui servizi sanitari. Come era prevedibile dopo l’aumento dei nuovi casi, in Italia sono iniziati ad aumentare anche i ricoveri ordinari e i pazienti in terapia intensiva. La crescita è ancora sotto controllo e per questo non ci sono particolari situazioni critiche. Nei prossimi giorni potrebbe esserci un rallentamento della crescita delle persone in ospedale e per questo motivo per la maggior parte delle regioni la zona bianca dovrebbe essere conservata almeno fino a settembre.
Tre regioni a rischio zona gialla
Sono tre le regioni a rischio zona gialla. I fari del prossimo monitoraggio sono puntati sulla Sardegna. La regione ha superato il limite del 10% dei pazienti in terapia intensiva e per questo motivo non si esclude già da lunedì 16 un passaggio nella fascia con maggiori restrizioni. Molto dipenderà dall’incidenza che, se dovesse superare i 150 casi per 100mila abitanti, porterebbe la regione in zona gialla anche se i ricoveri sono abbondantemente sotto soglia.
Anche la Sicilia e la Calabria hanno uno dei due dati vicino alla soglia, ma fortunatamente l’incidenza è ancora sotto controllo e non sembra essere in programma un passaggio in zona gialla non ci sarà la prossima settimana.
Situazione sotto controllo nelle altre zone d’Italia
Nonostante il leggero incremento della pressione sui servizi sanitari in Italia, le altre regioni la situazione continua ad essere sotto controllo e non sembrano esserci, al momento, rischi di un passaggio in zona gialla. E il quadro in miglioramento dovrebbe consentire di mantenere il Paese nella fascia con meno restrizioni anche a settembre, ma su questo saranno decisivi i monitoraggi delle prossime settimane per avere delle certezze.