I dati di gennaio non sorridono al mercato delle auto. Il settore ha chiuso con una perdita del 7,4%. La vendite si riducono ma sono più green.
ROMA – I dati di gennaio non sorridono al mercato delle auto. Secondo quanto riportato da Acea, le immatricolazioni nel primo mese del 2020 hanno subito un calo del 7,4% dovuto alle incertezze provocate dall’uscita del Regno Unito dall’Ue e dal Coronavirus.
“In tutti i mercati principali – sottolineano dal Centro Studi Promotor citati dall’Ansa – sono cresciute le vendite di vetture green anche se la crescita delle auto elettriche è rivelante in termini percentuali ma non assoluti. Le cause sono diverse. Le case hanno cercato di smaltire le scorte delle vetture che non sarebbe più stato possibile vendere nel 2020. Pesa anche la demonizzazione del diesel“.
Inizio in salita anche per Fca
A differenza di quanto segnalato dal ministero dei Trasporti, Fca ha chiuso il primo mese in negativo. Secondo gli ultimi dati l’azienda italo americana nelle immatricolazioni ha registrato un -6,7% rispetto allo stesso mese del 2019.
Una perdita ridotta grazie a Lancia e Fiat che sono cresciute rispettivamente di uno e tre decimi di punto. Aumenta anche la quota del gruppo che è passata dal 6,6% al 6,7%.
Gli altri dati
Tra le diverse case automobilistiche da segnalare il boom della Toyota nonostante la chiusura dello stabilimento cinese. L’azienda giapponese ha registrato un +10% nelle vendite con una quota di mercato pari al 6,3%. Per il resto è stato registrato un calo generale delle immatricolazione.
“Nei cinque maggiori mercati – spiegano dall’Anfia – a gennaio si registra la contrazione del diesel. -20% su gennaio con una quota del 29,6% contro il 34%. Le vetture diesel si riducono in tutti i maggiori mercati“. La speranza resta quella di un cambio di passo a febbraio anche se non sarà semplice visto che il Coronavirus potrebbe portare una nuova frenata.
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