Nuovo decreto Covid, la conferenza stampa di Mario Draghi
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Direttore: Alessandro Plateroti

Nuovo decreto Covid, Draghi: “La gran parte dei problemi che abbiamo oggi dipende dal fatto che ci sono dei non vaccinati”

Mario Draghi

Il premier Mario Draghi parla in conferenza stampa per presentare le misure del nuovo decreto Covid, approvato nella giornata del 5 gennaio.

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, parla in conferenza stampa nella giornata di lunedì 10 gennaio alle ore 18. Il premier presenta in conferenza stampa le misure approvate con il decreto del 5 gennaio, con il quale il governo ha disposto l’obbligo vaccinale per gli over 50 e ha dato un giro di vite alle regole sul Green Pass ordinario.

Di seguito il video della conferenza stampa del premier Mario Draghi.

Nuovo decreto Covid, la conferenza stampa di Mario Draghi

Il premier parla per illustrare le misure del decreto approvato il 5 gennaio al termine di un lungo e intenso confronto tra le forze di maggioranza e tra i ministri. La bozza del decreto uscita dalla cabina di regia, almeno stando a quanto emerso, era più restrittiva del provvedimento effettivamente approvato dal governo. Questo perché Draghi ha dovuto mediare tra le diverse richieste.

Il governo sta affrontando la pandemia con un approccio diverso rispetto al passato. Vogliamo essere cauti ma vogliamo limitare gli effetti economici, sociali e gli effetti sui ragazzi. La scuola è fondamentale per la nostra democrazia e non va abbandonata. Il motivo per cui possiamo adottare un approccio diverso rispetto al passato è uno solo: la vaccinazione. La gran parte dei problemi che abbiamo oggi dipende dal fatto che ci sono dei non vaccinati“, ha esordito il Presidente del Consiglio Mario Draghi. “Invito tutti gli italiani a vaccinarsi, anche con la terza dose. E ringrazio chi si è vaccinato”.

Grazie alla vaccinazione la situazione è differente rispetto al passato“, ha proseguito Draghi. “Le nostre scuole hanno riaperto proprio come quelle degli altri grandi Paesi europei, che hanno una situazione pandemica simile alla nostra”.

Siamo stati tra i primi ad adottare l’obbligo vaccinale per una serie di categorie. Ora la circolazione del virus mette nuovamente sotto pressione gli ospedali”.

I dati ci dicono che chi ha più di 50 anni corre maggiori rischi. Per questo abbiamo optato per l’obbligo vaccinale per gli over 50″, ha dichiarato il Presidente del Consiglio Mario Draghi parlando dell’ultimo decreto approvato dal governo.

La riapertura delle scuole: la conferenza stampa del premier Mario Draghi

Tutto quello che abbiamo deciso si fonda sul dialogo con i Comuni e con le Regioni. Il governo ha la priorità che la scuola sia aperta in presenza“, ha dichiarato il premier Draghi parlando della riapertura della scuola. Il Presidente del Consiglio ha inoltre specificato che la chiusura delle scuole crea delle disuguaglianze.

La polemica politica

Quando si introducono misure di questa portata l’obiettivo è quello di arrivare all’unanimità. Sono misure da valutare con attenzione. L’unanimità è un obiettivo che se possibile bisogna raggiungere. Abbiamo deciso di concentrare il provvedimento sulle classi di età più a rischio. Vogliamo proteggere loro, vogliamo proteggere tutta la popolazione e vogliamo ridurre la pressione sul grado di ospedalizzazione per essere più liberi. Occorre però che la decisione abbia unba base scientifica”.

Mario Draghi
Mario Draghi

Bianchi: “Più del 99 per cento dei nostri ministri ha deciso di vaccinarsi

Più del 99% dei nostri docenti ha deciso di vaccinarsi. I docenti positivi e in quarantena sono un sei per cento circa. Fra gli studenti siamo, tra positivi e in quarantena, sotto il 5%”, ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione.

Speranza: “Se vogliamo salvare vite umane, la strada è ridurre l’area dei non vaccinati”

Abbiamo raggiunto una percentuale rilevante di persone vaccinate in Italia. Il 10% circa di non vaccinati occupa i due terzi dei posti letto in terapia intensiva“, ha dichiarato il Ministro della Salute Roberto Speranza. “Tra i non vaccinati ci sono 23,2 persone su 100.000 abitanti che vanno in terapia intensiva. Scende a 1 con la vaccinazione in ciclo primario entro quattro mesi“.

Locatelli, “Nessuna voce dissonante sulle misure adottate dal governo”

Nel Cts non c’è stata nessuna voce dissonante sulle misure adottate dal governo. Per quanto riguarda la scuola, la tematica è stata affrontata in sette riunioni del Cts. Ogni volta c’è stata una posizione unanime che sottolineava la priorità della scuola e della tutela della didattica in presenza“, ha dichiarato il Professor Locatelli, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico.

La strategia del governo

Le misure del decreto sono ormai chiare a tutti, quindi la conferenza stampa di Mario Draghi ha un secondo scopo, evidentemente. Il Presidente del Consiglio vuole fare il punto sulla strategia del governo. Vuole spiegare perché l’esecutivo abbia deciso di intervenire con un terzo provvedimento in poche settimane. Il Premier vuole far capire che l’esecutivo sta seguendo una strategia e non sta avanzando a tentoni, anche se gli interventi vengono decisi in base a criteri in continua evoluzione, come ad esempio l’andamento del quadro epidemiologico, quindi il numero di contagi e i ricoveri in ospedale.

La polemica sulla riapertura delle scuole

Inevitabile poi una riflessione sul mondo della scuola, al centro di un acceso dibattito che vede coinvolti i medici, i Presidenti di Regione, i presidi e il governo. E su questo tema il governo è accerchiato. Regioni, medici e presidi hanno chiesto con insistenza un rinvio della riapertura della scuola, fissata per il 10 gennaio. Rinvio che non è stato concesso.

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ultimo aggiornamento: 10 Gennaio 2022 19:09

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