Nuovo vertice di governo per mettere a punto gli ultimi dettagli su Quota cento e Reddito di Cittadinanza prima del Consiglio dei Ministri.
Dopo le voci di un possibile (ulteriore) rinvio del Consiglio dei Ministri sul maxi-decreto – o Decretone come è stato ribattezzato – arriva da Roma la notizia di un nuovo vertice di governo per limare gli ultimi dettagli per la messa a punto dei due decreti bandiera del governo.
Decretone su Quota 100 e Reddito di Cittadinanza: vertice di governo prima del Consiglio dei Ministri
Il premier Giuseppe Conte incontrerà Matteo Salvini e Luigi Di Maio in un vertice di governo utile a risolvere gli ultimi dubbi legati a Quota Cento e Reddito di Cittadinanza.
Il vertice di governo è terminato intorno alle undici e mezza e avrebbe portato a un accordo totale tra le parti, che avrebbero redatto il testo definitivo del Decretone.
Nelle ultime ore i vertici del Movimento Cinque Stelle si sono riuniti per limare gli ultimi dettagli e pianificare la distribuzione dei fondi stanziati per il Reddito di Cittadinanza, provvedimento bandiera dei pentastellati.
Al termine dell’incontro notturno Luigi Di Maio ha assicurato che il Reddito partirà nei tempi e nei modi previsti senza ulteriori sorprese.
Al termine del vertice Luigi Di Maio ha parlato ai microfoni dell’Ansa “Oggi è una giornata importante e a vincere sono, come sempre, i cittadini. Un risultato che ripaga anni di battaglie portate avanti dal M5S“.
Il Consiglio dei Ministri non slitta
Stando alle indiscrezioni raccolte nelle ultime ore, il Consiglio dei Ministri sul Decretone non dovrebbe slittare.
I tre protagonisti del governo (Conte, Di Maio e Salvini) si incontreranno in mattinata per rispettare le scadenze e aprire il Consiglio dei Ministri nel pomeriggio, evitando così ulteriori ritardi rispetto alla tabella di marcia prestabilita (e già modificata).
Ma le divisioni tra Lega e Movimento Cinque Stelle
Ma le divisioni tra Lega e Movimento Cinque Stelle ci sono e agitano il governo.
Nel corso della sua visita istituzionale in Sardegna Matteo Salvini ha voluto mandare un messaggio chiaro agli alleati di governo: solo con i no non si va da nessuna parte. Chiaro il riferimento alla discussione sulla realizzazione della Tav che sta animando e dividendo la maggioranza tra proposte di referendum e manifestazioni di piazza.