Il sindaco di Messina è stato denunciato dal Viminale per vilipendio. La ministra Lamorgese: “Parole offensive per le istituzioni”.
ROMA – Il sindaco di Messina, Cateno De Luca, è stato denunciato dal Viminale per vilipendio. Secondo quanto precisato dal Ministero dell’Interno, il primo cittadino ha utilizzato “parole offensive per le istituzioni“.
La decisione di procedere legalmente nei confronti del politico è stata presa dopo che lo stesso sindaco in diverse occasioni ha attaccato la ministra Lamorgese di non aver preso le misure necessarie per fermare l’esodo al Sud.
Cosa rischia il sindaco di Messina
La denuncia è stata fatta alla Procura di Messina che nelle prossime ore dovrebbe ufficializzare l’iscrizione sul registro degli indagati dello stesso sindaco. Il reato contestato è quello di vilipendio che può essere punito con una multa da 1.000 a 5.000 euro.
Per procedere penalmente e legalmente contro il primo cittadino siciliano è necessaria l’autorizzazione del ministro della Giustizia che dovrebbe arrivare nelle prossime settimane.
Il duello verbale e con i provvedimenti tra il Sud e il Viminale
La denuncia per vilipendio nei confronti del sindaco di Messina è solo l’apice di un duello che ormai va avanti da diverse settimane. Il Sud ha sempre rimproverato al Governo di non aver chiuso prima le frontiere permettendo a molti studenti e lavoratori di ritornare nelle proprie famiglie nonostante l’alto rischio di contagiare i genitori e tutti gli altri parenti.
Per evitare la diffusione del virus ogni singolo governatore ha approvato ordinanze singole per fermare il ritorno dal Nord delle persone e chiudere l’accesso alla Regione. E’ notizia di poche ore fa la decisione del presidente De Luca di allungare le misure restrittive fino al 14 aprile 2020. Un provvedimento che dovrebbe anticipare una proroga del Governo attesa nei prossimi giorni.
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fonte foto copertina https://www.facebook.com/francesco.nicastro