Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio parla dell’emergenza migranti e conferma la necessità di arrivare ad un accordo con le autorità tunisine.
Intervenuto ai microfoni de il Corriere della Sera, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio parla dell’emergenza migranti, e lo fa nelle ore nelle quali il Senato decide di mandare a processo Matteo Salvini per il caso della Open Arms.
Emergenza migranti, Di Maio: “I cittadini chiedono giustamente delle risposte, il dovere dello Stato è quello di darle”
“La questione degli sbarchi, unita al rischio sanitario con la pandemia è un tema di sicurezza nazionale.Quanto accaduto a Caltanissetta e a Porto Empedocle deve far pensare, i cittadini chiedono giustamente delle risposte e il dovere di uno Stato è darle quelle risposte, lavorando per risolvere il problema alla radice. Le ricordo che abbiamo avuto più di 35 mila morti per il coronavirus e come ho già detto se qualcuno è sottoposto a quarantena non può pensare di violare le regole italiane e andarsene in giro liberamente. Vale per chi ha diritto alla protezione internazionale così come per chiunque altro“, esordisce Luigi Di Maio nella sua intervista al Corriere della Sera.
Il problema delle partenze
Di Maio ha confermato il confronto con la ministra Lamorgese evidenziando come il problema principale sia quello legato alle partenze.
“Il momento è molto delicato, lo ha fatto presente anche la ministra Lamorgese. C’è una fase di instabilità politica in Tunisia che sta alimentando gli arrivi verso l’Italia e noi non dobbiamo pensare a come fermare gli sbarchi, ma a come bloccare le partenze. Questo è il nodo che stiamo affrontando già a livello governativo. Anche perché la Tunisia è un Paese sicuro e chi parte per l’Italia viene rimpatriato. Non sarà regolarizzato nessuno. Proprio oggi tra l’altro abbiamo convocato l’ambasciatore tunisino chiedendogli di accelerare i rimpatri e ci ha assicurato che dai primi di agosto ripartiranno (80 a volo). Inoltre abbiamo chiesto maggiore vigilanza a Sfax e sono stati trasferiti due pattugliatori dal governo di Tunisi”.
Di Maio, “Le autorità tunisine mettano fuori uso barchini e gommoni”
Di Maio insiste sulla necessità di arrivare ad un accordo con le autorità tunisine perché sequestrino e mettano fuori uso i barchini e i gommoni usati per le traversate.
“Bisogna lavorare subito ad un accordo con le autorità tunisine affinché sequestrino in loco e mettano fuori uso barchini e gommoni utilizzati per le traversate, perché le imbarcazioni che stanno arrivando sono di questo tipo qui, cosiddette fantasma, spesso fuggono ai radar. Lo scenario ricorda quello albanese degli inizi del 2000 e allora con il governo di Tirana si cooperò in questo senso, il che contribuì a fermare i flussi. Con Tunisi dobbiamo sperimentare la medesima strada a mio avviso, lavorando naturalmente su più fronti”