Premio Facchetti a Gianluca Vialli, le dichiarazioni dell'ex calciatore
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Direttore: Alessandro Plateroti

Vialli torna a parlare della malattia: Periodo duro ma sto bene

Gianluca Vialli

Premio Facchetti a Gianluca Vialli: Cancro? Sto bene, un periodo non facile ma che mi ha insegnato tanto. La Juventus contro l’Atletico può farcela.

Torna a parlare Gianluca Vialli e lo fa in occasione della cerimonia di premiazione del Premio Giacinto Facchetti. L’ex stella della Juventus è tornato a parlare della sua malattia ma anche di calcio giocato.

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Gianluca Vialli: Sto bene, dovrete sopportarmi ancora a lungo

A proposito del cancro voglio dire che sto bene. Non e’ stato facile ma questo periodo mi ha insegnato molto. Mi sto preparando anche meglio di quando giocavo a calcio, quindi credo che dovrete sopportarmi ancora a lungo“, ha dichiarato Gianluca Vialli dopo aver ricevuto il premio Facchetti.

Vialli: Juventus contro l’Atletico, partita difficile ma aperta

Gianluca Vialli ha poi parlato anche di calcio giocato soffermandosi sulla partita di ritorno tra Juventus e Atletico Madrid, con i bianconeri chiamati a ribaltare il 2-0 incassato all’andata.

Gianluca Vialli
Gianluca Vialli

Credo che sia una partita difficile ma aperta. Lo scorso anno la Juve ha fatto tre gol al Bernabeu rischiando di qualificarsi dopo la gara d’andata ed era molto più complicato. Sarà certamente dura ma due gol, secondo me, la Juve li può fare e nel caso dovrà gestire al meglio i supplementari e gli eventuali calci di rigore. E’ molto importante che l’ambiente si ricompatti, che ci sia ottimismo, che la squadra si prepari bene, che Allegri faccia le scelte giuste e magari che l’Atletico sia in giornata un pochino storta. La Juve ha il potenziale per ribaltarla, in questo momento la qualificazione è al 50% tra le due squadre“.

Gianluca Vialli in Nazionale?

Negata per il momento la notizia di un suo futuro alla Sampdoria, Vialli ha invece confermato una trattativa per un suoi ingresso nella Nazionale italiana:

E’ una proposta che mi è stata fatta e di cui sono molto grato al presidente Gravina, è un onore che abbia pensato a me per un ruolo comunque importante che mi permetterebbe di ricominciare quella storia con la Nazionale che si è interrotta troppo presto, probabilmente per colpa mia, è un ruolo importante e ci sto riflettendo perché devo essere consapevole di poterlo fare bene e mi permetterebbe ancora una volta di prendermi cura di Roberto Mancini dopo tutto quello che ho già fatto per lui quando giocavamo insieme

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ultimo aggiornamento: 26 Febbraio 2019 10:11

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