Il ministro Di Maio sulla situazione in Afghanistan: “Per prima cosa dobbiamo mettere in salvo tutti i civili”.
ROMA – Il ministro Di Maio ha parlato della situazione in Afghanistan durante il suo intervento al Meeting di CI. “La gravità di quanto sta succedendo in Afghanistan – ha detto l’inquilino della Farnesina riportato dall’Ansa – rende ineludibile un raccordo ancor più stretto con i nostri alleati, per definire una strategia comune a favore del popolo afghano e delle conquiste maturare fino a questo momento“.
“L’Italia – ha aggiunto – è presente con il console e un nucleo di militari presso l’aeroporto di Kabul e continua a lavorare per portare in salvo i collaboratori e gli attivisti che vogliono lasciare il Paese […]. Il piano è di trasferire in Italia almeno 2.500 afghani“.
Di Maio: “Il terrorismo non deve tornare”
Il ministro Di Maio ha ribadito che “il terrorismo in Afghanistan non deve tornare. Sarà fondamentale, in tal senso, che la comunità internazionale eserciti anche un’azione rafforzata di contrasto ai traffici di droga e per l’eliminazione della produzione di oppio in Afghanistan. Dovremo costruire alleanze e coinvolgere una pluralità di Paesi attorno a questi obiettivi comuni: specie quelli della regione, che condividono questa preoccupazione, oltre a Russia e Cina, attori imprescindibili in questo senso […]“.
“Sui migranti serve una risposta comune”
“La domanda di accoglienza di rifugiati e migranti di provenienza afghani – ha concluso Di Maio – è destinata ad aumentare. E’ necessario ed urgente mettere a punto insieme all’Unione Europea una risposta comune, in raccordo con i partner della regione e come Italia ci stiamo battendo affinché sia garantito alle organizzazioni internazionali pieno accesso umanitario il Paese“.
Il ministro degli Esteri ha inoltre anticipato una convocazione di un G20 straordinario nelle prossime settimane per affrontare la situazione Afghanistan per trovare una soluzione comune a questa crisi che ormai va avanti da settimane.