La nota di Jonghi Lavarini dopo l’inchiesta di Fanpage su Fratelli d’Italia: “Nessuno si permetta di offendere la comunità di veri patrioti che rappresento”.
Continua a far discutere l’inchiesta di Fanpage sui presunti finanziamenti illeciti a Fratelli d’Italia e sulla lobby nera: uno dei nomi emersi nella prima puntata dell’inchiesta è quello di Roberto Jonghi Lavarini, noto come il Barone Nero.
Jonghi Lavarini, “Nessuno faccia finta di non conoscermi”
“Sono assolutamente indipendente e apartitico ma nessuno faccia finta di non conoscermi o, peggio, si permetta di offendere gratuitamente me e la comunità di veri patrioti che rappresento“, ha scritto Jonghi Lavarini, uno dei nomi venuti alla ribalta nel corso dell’inchiesta giornalistica condotta da Fanpage.
Il Barone Nero, come è conosciuto, ha postato anche due foto: in una è abbracciato alla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, nell’altra è abbracciato al leader della Lega Matteo Salvini. Due foto che hanno lo scopo di confortare la sua tesi secondo cui sarebbe un personaggio noto, conosciuto.
“Il 5 per cento di voti della “destra radicale” fa gola a tutti ed è indispensabile per vincere qualunque sfida bipolare, nei comuni e nelle regioni, come alle elezioni politiche“, ha aggiunto Jonghi Lavarini dando dignità e peso anche ai voti che arrivano dagli estremi del panorama politico.
La Russa: “Una macchietta”
Dopo l’inchiesta pubblicata da Fanpage in molti hanno deciso di prendere le distanze da Jonghi Lavarini, ridimensionando il suo ruolo e ironizzando anche sulle sue idee. La Russa lo ha definito “un personaggio che a Milano tutti considerano una macchietta, un nostalgico vetero monarchico, uno che ti fa pure ridere ma che non può essere un interlocutore di un partito, non a caso lo abbiamo espulso da An”.
L’inchiesta della Procura di Milano
Dopo l’inchiesta di Fanpage la Procura di Milano ha aperto un fascicolo contro ignoti che seguirà la pista del presunto finanziamento illecito, che dal punto di vista investigativo rappresenta forse la parte più importante e calda dell’inchiesta giornalistica.
“Nessuno ha dato o ricevuto soldi tutti, io per primo, abbiamo sempre detto di sponsorizzare in maniera chiara e ufficiale qualche convegno, incontro, sala, pubblicità, facendo bonifici o pagando le fatture“.
Meloni sull’inchiesta di Fanpage: “Io non ho nulla di cui vergognarmi”
“Linciaggio in contumacia di un intero partito sulla base di una ricostruzione di parte. Io non ho nulla di cui vergognarmi, quanto accaduto è stato studiato a tavolino da un intero circo. Trappole contro di noi perché non siamo ricattabili, questo in Italia fa paura“, ha dichiarato Giorgia Meloni in un video nel quale ha commentato l’inchiesta giornalistica di Fanpage su Fratelli d’Italia.