Caso Diciotti, altri due capi di accusa su Matteo salvini. Il ministro: “Non sapevo che esistesse il reato di ricatto all’Unione europea”.
Proseguono le indagini della Procura di Agrigento su Matteo Salvini per il caso della nave Diciotti. Gli inquirenti avrebbero mosso altre due accuse al ministro dell’Interno, quelle di sequestro di persona a scopo di coazione e omissione d’atti di ufficio. Tradotto: stando all’accusa Salvini avrebbe impedito lo sbarco dei migranti per fare pressioni sull’Unione europea e avrebbe respinto le richieste della Guardia Costiera.
Matteo Salvini: “Non sapevo esistesse il reato di ricatto all’Unione europea”
È arrivata a Venezia la risposta del vicepremier leghista e ministro dell’Interno Matteo Salvini, che non sembra per nulla intenzionato a fare un passo indietro e che anzi continua a rivendicare quanto fatto sottolineando di aver agito per il bene del paese: “Apprendo che esiste un nuovo reato, il ricatto all’Unione europea, non sapevo che esistesse – ha dichiarato Salvini come riportato da Sky. Stanno modificando il codice penale per il ministro dell’Interno. Bene, rivendico di aver ricattato l’Unione Europea”.
Caso Diciotti, le indagini
Il procuratore di Agrigento sta intanto procedendo con le indagini per accertare eventuali violazioni dei diritti ai danni delle persone a bordo della nave Diciotti che potrebbero essere chiamati in giudizio contro Matteo Salvini nel caso in cui la vicenda dovesse arrivare in Tribunale dopo la votazione del Tribunale dei Ministri.
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