Con il Dl Crescita le assunzioni diventano più facili negli enti locali. Numero assunzioni non vincolato a quello dei pensionamenti.
ROMA – Le assunzioni si preparano a diventare più facili negli enti locali con il decreto crescita. Il testo – approvato con ‘riserva’ dal Consiglio dei ministri – non prevede più il vincolo che lega entrate e uscite. Comuni e Regioni possono prendere personale rispettando un ‘valore soglia‘ che sarà stabilito più in là e non quindi in base a quanti dipendenti vanno in pensione.
Una riforma fortemente voluta da parte della maggioranza giallo-verde che permette di eliminare la regola del ‘turnover‘ e dare maggiore possibilità di lavoro ai giovani e non solo. Il decreto crescita dovrebbe entrare in vigore nelle prossime settimane. Da capire se questo ‘valore soglia’ verrà inserito in uno degli emendamenti per accelerare i tempi oppure – come riporta l’ANSA – in un ulteriore decreto ad hoc ma bisognerà aspettare ancora un po’ di tempo.

Dl Crescita, va in pensione la regola del ‘turnover’
Con il nuovo ‘valore soglia’ il governo ha come primo obiettivo quello di liberare e potenziare le capacità di assunzioni delle amministrazioni sul territorio. Una decisione che permetterà quindi di cancellare definitivamente la regola del ‘turnover‘ e il vincolo tra assunzioni e licenziamenti.
Nelle prossime settimane sarà emanato un decreto apposito per spiegare meglio il funzionamento di questa novità. Secondo le prime indiscrezioni il MEF sarà chiamato a stabilire delle percentuali con le quali si dovrà rapportarsi per definire il budget a disposizione di tutti i Comuni e Regioni che vogliono aumentare il proprio personale. Queste cifre dovranno tenere conto dei livelli demografici e quindi della popolazione residente in quella zona.
Una riforma che potrebbe permettere a molte persone di trovare un posto di lavoro nei prossimi mesi visto l’eliminazione del vincolo tra assunzioni e pensionamenti.
fonte foto copertina https://www.facebook.com/Cameradeideputati