L’esperto di diritto sportivo ha decostruito le accuse di Raiola riguardo al presunto mobbing, aggiungendo: “Donnarumma potrà legittimamente tornare in Primavera“.
Continuano a far discutere le dichiarazioni di Raiola nella giornata di ieri. Tra i tanti passaggi salienti della sua conferenza stampa le accuse di mobbing nei confronti del Milan, specialmente se costringerà in tribuna il prossimo anno Donnarumma. Interrogato sulla questione, l’esperto di diritto sportivo, avvocato Mattia Grassani, ha spiegato ai microfoni di Radio 24: “Le dichiarazioni di Raiola sono di parte, l’anno che aspetta il Milan e Donnarumma sarà molto difficile per tutti, se la situazione rimarrà così. Il rischio che una delle due parti esageri, mettendo un piede in fallo, c’è: solo a quel punto si potrà parlare di mobbing. Donnarumma ha ancora l’età per giocare in Primavera, se fosse convocato lì sarebbe tenuto a rispondere. Il suo diritto è quello di allenarsi: una volta che la società lo rispetta, ha fatto il suo dovere“.
Grassani: “La società deve cercare di cedere il giocatore“
Riguardo alla posizione del Milan, l’avvocato Grassani ha dato la propria interpretazione della situazione attuale: “La società l’unica cosa che può fare è cercare di cedere il giocatore nel mercato estivo, o anche nel mercato invernale, ma ovviamente il prezzo di mercato scenderebbe, creando un grosso danno alla società“. Rimandendo così le cose, dunque, la strada di un divorzio anticipato tra le parti continua ad essere la più intelligente per il club. Chissà però che la speranza di Fassone di un possibile dietrofront di Donnarumma non possa rivelarsi ben riposta…