I dossier urgenti del governo Draghi: blocco licenziamenti, ristori, Aspi, Alitalia ed ex Ilva.
ROMA – Sono diversi i dossier urgenti sul tavolo dell’ormai prossimo governo Draghi. Il nuovo esecutivo, molto probabilmente, nei primi giorni dopo la fiducia in Parlamento definirà il quinto (e ultimo) decreto ristori. Lo scostamento di bilancio da 32 miliardi è stato approvato e si dovrà definire il provvedimento.
Possibile in contemporanea un decreto per il rinnovo del blocco dei licenziamenti e della Cassa Covid gratuita per evitare una esplosione della tensione sociale.
Da Aspi ad Alitalia, gli altri temi da affrontare
Sono diversi i temi che il governo Draghi è chiamato ad affrontare nei primi mesi dopo il voto in fiducia in Parlamento. Uno degli argomenti più caldi resta quello di Aspi. Il cda di Atlantia ha rinviato la deadline a fine febbraio.
Nei prossimi giorni il premier incaricato Draghi potrebbe prendere le carte in mano per capire come muoversi e prendere una decisione definitiva. Anche Alitalia è un tema molto delicato da affrontare da questo esecutivo. Bisogna superare lo snodo europeo per evitare un nuovo bando e un allungamento dei temi. Una situazione che continua a tenere in allarme i sindacati. Una partita più semplice sembra essere quella dell’ex Ilva con l’ingresso dello Stato.
Rete unica e quota 100
Possibile un incontro di maggioranza per decidere il futuro di quota 100. Su questo tema molto dipenderà dal perimetro dell’esecutivo del governo Draghi. Con l’ingresso della Lega la possibilità di una eliminazione del provvedimento diventa minima.
L’altra partita da affrontare resta quella di Aspi. Il negoziato è in corso, i tempi rischiano di allungarsi per il riassetto di Open Fiber. Sul tavolo di Palazzo Chigi anche la questione di Mps. Il fascicolo Draghi lo conosce bene e potrebbe entrare in campo in prima persona per trovare una soluzione.