Scandalo dossieraggio, ricerche su La Russa e Renzi: spuntano le intercettazioni

Scandalo dossieraggio, ricerche su La Russa e Renzi: spuntano le intercettazioni

Nel caso del furto banche dati, spunta il dossieraggio anche ai danni di ignazio La Russa, suo figlio e anche Matteo Renzi. Cosa filtra.

Anche Ignazio La Russa, il figlio Geronimo e l’ex premier Matteo Renzi nel mirino del dossieraggio con i informazioni rubate alle banche dati. In queste ore sarebbero stati scoperti migliaia di dossier abusivi su imprenditori e politici. Nella banda che ha commesso tali azioni ai danni di personaggi si spicco ci sarebbero ex appartenenti alle forze dell’ordine, il manager di Fiera Milano, Enrico Pazzali, e l’ex ‘super poliziotto’ Carmine Gallo.

Matteo Renzi

Non solo la violazione del sistema del Ministero dell’Interno con la mail di Mattarella violata. Nello scandalo dossieraggio ci sarebbero ben più “vittime”. Tra queste anche Ignazio La Russa, il figlio Geronimo e l’ex premier Matteo Renzi.

Secondo la Dda di Milano, che con l’indagine che venerdì scorso ha portato a quattro arresti e due sospensioni dal servizio, il caso dossieraggio è “un pericolo per la democrazia di questo Paese”.

Da quanto si apprende, coinvolti nella banda che si sarebbe occupata del dossieraggio ci sarebbero anche il manager di Fiera Milano, Enrico Pazzali, e l’ex ‘super poliziotto’ Carmine Gallo. La vendita dei dossier avrebbe fruttato 3,1 milioni di euro di “profitti illeciti”.

Le intercettazioni

Secondo quanto si legge su Adnkronos e altri media di informazione, ci sarebbero anche delle intercettazioni legate proprio a La Russa e Renzi. In particolare il presidente di Fiera Milano in una di esse pare dire: “Fammene un’altra… Ignazio La Russa!”. E ancora: “E metti anche un altro se c’è… eh… come si chiama l’altro figlio? come si chiama? Eh… Geronimo come si chiama Geronimo La Russa? ma non si chiama Geronimo… come si chiama? Antonino? Metti Antonino La Russa… stavo pensando sia Antonino che Ignazio”.

Mentre per quanto riguarda l’ex Premier Renzi, stando agli atti della Procura, sarebbe emersa soprattutto una frase che lo richiama: “Minchia, quello va a fare Matteo Renzi cazzo però!”, che sarebbe stata detta dall’ex super poliziotto Carmine Gallo.

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