Il premier Draghi è attivo sul fronte del gas: per sostituire quello russo, arriva quello algerino. In quantità importanti.
La crisi di Governo imperversa, con il premier Mario Draghi che ha rassegnato qualche giorno fa le dimissioni e il presidente della repubblica Sergio Mattarella che ha respinto al mittente questa possibilità. Da ciò, siamo in una fase di stallo. Ma il premier Draghi non sta con le mani in mano: l’annuncio di oggi dei 4 miliardi di metri cubi di gas provenienti dall’Algeria ne è la riprova.
L’annuncio del premier
“Nei giorni scorsi la società algerina Sonatrach ha comunicato il prossimo rilascio di 4 miliardi di metri cubi di gas verso l’Italia, nell’ambito dell’accordo firmato con Eni ad aprile. Una accelerazione rispetto a quanto previsto e anticipa forniture ancora più cospicue nei prossimi anni”. Queste le parole del premier Mario Draghi al termine del vertice tenutosi ad Algeri con il presidente Abdelmajid Tebboune.
“L’amicizia tra Italia e Algeria è essenziale per affrontare le sfide che abbiamo davanti – afferma il premier – dalle crisi regionali alla transizione energetica. Vogliamo continuare a lavorare insieme per la prosperità delle nostre imprese e dei nostri cittadini, per il futuro del Mediterraneo”. “Questo vertice – evidenzia Draghi – ha confermato il nostro partenariato privilegiato nel settore energetico. In questi mesi, l’Algeria è diventato il primo fornitore di gas del nostro Paese“.
Ma non solo. “Il vertice di oggi è anche l’occasione per riaffermare l’impegno di Italia e Algeria per la stabilità e per la prosperità del Mediterraneo, messe a dura prova dall’invasione russa dell’Ucraina. L’Italia – sottolinea il presidente del Consiglio – è da tempo impegnata in prima linea per sbloccare il transito di cereali dai porti del Mar Nero ed evitare una crisi alimentare catastrofica. Il governo italiano si è attivato subito per favorire un accordo tra Russia e Ucraina su questo tema. Gli sviluppi dei negoziati in Turchia sono un segnale incoraggiante che va consolidato”.