Renzi: "Crisi di Governo? O c'è Draghi o si vota"
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Renzi: “Crisi di Governo? O c’è Draghi o si vota”

MATTEO RENZI

Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, ha parlato della crisi di Governo, sottolineando gli scenari possibili legati al premier Draghi.

La crisi di Governo è l’argomento più dibattuto delle ultime due settimane. In seguito al blocco dei 5 Stelle del dl Aiuti, Draghi ha rassegnato le proprie dimissioni. Mattarella, però, ha rispedito al mittente le dimissioni del premier. Da ciò, ci troviamo in una fase di stallo da film western: come ne usciremo? Gli scenari sono vari. Anche il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, ha parlato delle possibili soluzioni.

Le parole del leader di Italia Viva

O c’è Draghi o si va a votare. Secondo me Salvini e Berlusconi, dopo questa vicenda, sono più vicini a una lista unica. Dentro il Pd qualcuno dirà a Letta ‘anche basta con Conte’, e Di Battista e Raggi faranno le scarpe a Conte”. Queste le parole di Matteo Renzi, ospite di ‘L’aria che tira estate’, trasmissione di La7.

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“Draghi dovrà decidere e io mi auguro, e penso che andrà a finire così, faccia prevalere il senso delle istituzioni che lo caratterizza da sempre, perché Draghi sa rispettare le istituzioni”, afferma il leader di Italia Viva. Draghi è uno statista che pensa al Paese, Conte – dichiara Renzi – è uno stagista che pensa ai grillini, gente malata per i sondaggi, che pensa esclusivamente ai sondaggi non capendo che si fa politica con le idee e non con i sondaggi”.

MATTEO RENZI
Matteo Renzi

“Faccio una scommessa – afferma il ‘Rottamatore’ – Conte voleva mandare a casa Draghi ma io dico che la grande maggioranza dei grillini manderà a casa Conte, come quello che partiva per suonare e finisce suonato. Il capogruppo dei grillini, si chiama Crippa, si sta spostando. Dentro i 5 stelle c’è uno psicodramma. Stiamo assistendo a come muoiono le 5 stelle, stanno litigando tra loro e vorrebbero iniziare prima alla Camera”. Renzi conclude: “Pd e 5 stelle devono prendere atto che il campo largo è un campo allagato, devono capire che quel grande sogno che vedeva in Conte il forte punto di riferimento progressista non c’è più”.

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ultimo aggiornamento: 18 Luglio 2022 16:42

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