Il premier è stato a colloquio dal presidente della Repubblica dopo le accuse del M5s.
Un ritorno pieno di turbolenze quello a Roma del presidente del Consiglio Mario Draghi. Dopo lo storico summit Nato a Madrid abbandonato in anticipo è arrivato di persona nella capitale a cercare di calmare le acque. Ma il M5s non ha intenzione di placarsi e ora il premier teme lo strappo definitivo dei grillini e una crisi di governo.
Stamattina il premier è salito al Colle per informare il presidente Mattarella sui vertici internazionali di G7 e Nato. Ma il colloquio ha toccato anche il precedente incontro dell’ex premier avvenuto ieri al Quirinale tra Mattarella e Conte. Al capo dello stato l’ex premier avrebbe solo parlato di una situazione grave ma non avrebbe accennato all’uscita dal governo. Ma la tensione è nell’aria – già da un po’ – e diventa sempre più insostenibile.
Il M5s continua a minacciare il governo di Draghi
Una fotografia su Repubblica ritrae lo sconvolgimento e le preoccupazioni sul volto di Draghi a telefono al Prado prima di arrivare a Roma. Conte ha accusato Draghi di aver detto a Grillo – che poi ha detto a De Masi che lo ha rivelato – di sollevare l’avvocato dalla carica di leader politico. All’interno del M5S non aspettavano altro che un pretesto per accelerare il pressing su Conte per uscire dal governo.
Draghi ha chiamato Conte per smentire quelle accuse ma non sembrano siano bastate, e nemmeno quelle ufficiali di Palazzo Chigi, perché un incontro faccia a faccia non sembra sia in programma tra i due. A complicare il quadro già precario e complesso dei 5 stelle è stata la presenza di Beppe Grillo a Roma. Nei suoi giorni nella capitale, il fondatore del Movimento ha scombinato ancor di più le carte in tavola. Forse in ottica di accelerare il processo di uscita dal governo del M5s anche se il comico dice tutto e il contrario di tutto.