Covid, sì di Draghi al vaccino obbligatorio. La terza dose da settembre: chi dovrà farla

Covid, sì di Draghi al vaccino obbligatorio. La terza dose da settembre: chi dovrà farla

Il premier Mario Draghi e il ministro della Salute Roberto Speranza confermano la volontà di rendere obbligatorio il vaccino contro il Covid.

In occasione della conferenza stampa del 2 settembre, il Presidente del Consiglio Mario Draghi e il ministro della Salute Roberto Speranza hanno confermato l’intenzione del governo di rendere obbligatorio il vaccino contro il Covid.

Mario Draghi

Covid, il governo vuole rendere obbligatorio il vaccino

Rispondendo ad una domanda della stampa, Mario Draghi si è limitato a confermare che il governo sta valutando la possibilità di rendere obbligatoria la vaccinazione contro il Covid.

È entrato più nel dettaglio il ministro della Salute Roberto Speranza: “L’obbligo nel nostro Paese è già disposto da norma primaria per quanto riguarda il personale sanitario, quindi in realtà è già applicato ad una parte della nostra società ed è una possibilità che resta potenzialmente a disposizione delle istituzioni e del Parlamento”.

Di seguito il video della conferenza stampa del 2 settembre.

La terza dose da settembre

Il ministro Speranza ha poi comunicato che dal mese di settembre dovrebbe iniziare la somministrazione della terza dose di vaccino ai soggetti fragili, una strategia in linea con le recenti indicazioni dell’Ema. L’Agenzia europea ha fatto sapere di non ritenere necessaria la somministrazione di una dose booster alle persone in buone condizioni di salute ma ha suggerito di pianificare la campagna di vaccinazione prendendo in considerazione la possibilità di somministrare la terza dose alle persone immunodepresse.

Sulla somministrazione della terza dose c’è un confronto in corso proprio in queste ore. Questo confronto si concluderà con la scelta della terza dose. Si inizierà entro il mese di settembre o comunque nel mese di settembre. Si inizierà dalle persone che hanno una risposta immunitaria molto fragile. Questa indicazione è arrivata anche dall’Ema e dalle autorità europee“.