Niente rinvii sul Green Pass obbligatorio a lavoro e niente sconti sui tamponi per i non vaccinati: Draghi difende la linea dura del governo.
Il Presidente del Consiglio Mario Draghi non cede di fronte alle richieste e alle proteste sul Green Pass obbligatorio al lavoro e sul costo dei tamponi. In occasione della cabina di regia del 14 ottobre, il premier ha evitato la discussione sul tema nonostante in molti si aspettassero un confronto sul tema.
Draghi opta per la linea dura e non cede davanti a no Green Pass e no Vax: niente sconti sui tamponi e niente rinvii
Nonostante le proteste, gli scioperi e le manifestazioni, Draghi ha deciso di non fare passi indietro sul Green Pass a lavoro, diventato effettivamente obbligatorio dalla giornata del 15 ottobre. Inoltre il Presidente del Consiglio ha deciso di non rivedere neanche il costo dei tamponi nonostante diverse forze della maggioranza di governo avessero aperto all’ipotesi di intervenire nuovamente sui costi. Il premier è contrario all’ipotesi che sia il governo a farsi carico del costo dei tamponi dei lavoratori non vaccinati e non sembra intenzionato ad abbassare ulteriormente il prezzo dei tamponi, recentemente rivisto al ribasso.
La decisione di non affrontare il tema nella cabina di regia del 14 ottobre non significa che il governo non possa rivedere nei prossimi giorni le regole. Significa semplicemente che Draghi ha deciso di non fare passi indietro di fronte al pressing dei lavoratori e delle aziende. Il messaggio è chiaro: le regole del gioco le stabilisce il governo. E il governo non ritratta di fronte alla minaccia di uno sciopero o di una manifestazione.
Le prime crepe nella maggioranza: cosa potrebbe cambiare se il premier dovesse decidere di discutere di una revisione delle regole
Ma cosa potrebbe cambiare? Se Draghi dovesse decidere di rivedere le norme al massimo potrebbe concedere un nuovo sconto sui tamponi, o almeno questa è l’impressione. I test gratis per i non vaccinati sarebbero un clamoroso pass indietro del governo, che ha deciso di estendere il Green Pass anche a lavoro proprio per rilanciare la campagna di vaccinazione.
Il Presidente del Consiglio difende a spada tratta l’operato e la strategia del governo nonostante qualche crepa nella maggioranza si sia aperta. Salvini da settimane chiede tamponi gratis per i lavoratori e negli ultimi giorni ha incassato il sostegno di Beppe Grillo, che ha abbracciato la causa del leader leghista. Più moderato invece Giuseppe Conte, che auspica una revisione dei prezzi dei tamponi.
Al momento passa la linea dura difesa da Mario Draghi che vuole trasmettere l’immagine di un governo forte, non ricattabile e soprattutto convinto della bontà delle decisioni adottate fino a questo momento.