Ecco perché questa volta Vincenzo Montella rischia davvero: il calendario non aiuta, la pausa è una minaccia.
Se il turno infrasettimanale e la maxi sfida contro la Juventus della scorsa settimana hanno spinto Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli a non prendere provvedimenti dopo lo scialbo pareggio ottenuto contro il Genoa. Nonostante il momento difficile della squadra e la crisi di risultati, il male minore e la la scelta più logica era quello di confermare l’Aeroplanino. Detto fatto. I tre punti portati a casa contro il Chievo hanno illuso i tifosi, il tecnico e la dirigenza, mentre la sconfitta rimediata contro la Juventus ha fatto crollare come un castello di carte ogni certezza che il Milan pensava di aver trovato nei novanta minuti precedenti e nel 3-4-2-1 varato dall’allenatore.
Ma ora c’è la pausa
Dopo i due scontri contro AEK Atene e Sassuolo, il campionato si fermerà per la pausa per le nazionali, momento ideale per fare il punto della situazione sull’operato di Vincenzo Montella ed eventualmente per mettere in atto una rivoluzione tecnica che in fin dei conti nessuno spera avvenga. Certo è che per conservare il posto alla guida del Milan l’allenatore dovrà portare a casa risultati utili e punti pesanti in classifica. Potrebbe risparmiarsi il bel gioco, ma quello, come confermato in conferenza stampa, continua ad essere un suo obiettivo.