L’elemosiniere di Papa Francesco riattacca l’elettricità in uno stabile occupato dove vivono oltre quattrocento persone. Salvini: “Spero paghi anche le bollette”.
Continua la sfida ideologica a distanza tra la Chiesa di Papa Francesco e Matteo Salvini. Dopo i numerosi interventi del pontefice in favore dell’accoglienza e contro i porti chiusi e dopo le tante iniziative dei parroci contro la politica del ministro leghista, lo scontro torna a infiammarsi.
Lo scontro ideologico tra la Chiesa di Papa Francesco e Matteo Salvini
Pochi giorni fa il Papa aveva voluto mandare un messaggio chiaro alla politica e ai romani invitando in Vaticano i rom, i sinti e la famiglia di nomadi vittima di contestazioni e minacce a Casal Bruciato.
L’elemosiniere del Papa riattacca la corrente in uno stabile occupato
Non è tutto. L’elemosiniere del Papa ha infatti deciso di riattaccare la corrente in uno stabile occupato da quattrocento persone circa, tra cui donne e bambini.
Konrad Krajewski, collaboratore diretto del Papa per quanto riguarda le opere di carità e le situazioni di disagio, è intervenuto personalmente in uno stabile situato in via Santa Croce in Gerusalemme per riaccendere i contatori che erano stati staccati da tempo.
All’interno dello stabile, Spin Time, si trovano circa quattrocento persone tra cui donne e bambini che vivono in condizioni quasi emergenziali visto che da tempo erano costretti a fare a meno della luce e dell’acqua calda.
L’edificio in questione era stato occupato a scopo abitativo nel 2013 su iniziativa del movimento Action. Nel corso degli anni lo Spin Time è diventato un punto di ritrovo dove sono nate una birreria artigianale, una sala prove per i musicisti oltre che un tetto per centinaia di persone bisognose.
Matteo Salvini: “Conto che l’elemosiniere del Papa paghi anche i 300.000 euro di bollette arretrate”
Ora che la questione è arrivata sulle pagine della cronaca nazionale, Matteo Salvini dovrà decidere come muoversi, se procedere con lo sgombero di una palazzina occupata o se sorvolare in attesa che le autorità capitoline facciano le proprie analisi e proseguano i lavori seguendo la lista stilata con il Viminale.
“Conto che l’elemosiniere del Papa, intervenuto per riattaccare la corrente in un palazzo occupato di Roma, paghi anche i 300mila euro di bollette arretrate“, ha dichiarato Matteo Salvini. “Penso che voi tutti, facendo sacrifici le bollette le pagate. Se qualcuno è in grado di pagare le bollette degli italiani in difficoltà siamo felici…“.