L’elezione di Ursula von der Leyen divide il governo: la Lega vota contro, il Movimento Cinque Stelle le regala quattordici consensi utili alla vittoria.
L’elezione di Ursula von der Leyen spacca il governo. La presidente della Commissione passa l’esame della fiducia del Parlamento per una manciata di voti tra i quali spiccano i quattordici del MoVimento Cinque Stelle.
La Lega esclusa dall’Europa
La Lega ha aspettato fino all’ultimo momento utile prima di prendere una posizione, poi ha votato contro quando la tedesca ha chiuso le porte in faccia ai sovranisti di Salvini, primo partito in Italia in occasione delle elezioni europee.
Il Carroccio ha tentato anche di intavolare una trattativa offrendo i ventotto voti della Lega in cambio di una carica di rilievo all’interno della nuova Europa. Proposta respinta e rispedita al mittente senza troppi complimenti, al punto che la von der Leyen ha annullato il suo incontro con i leghisti.
Di fronte al gran rifiuto, arrivato quando ormai la presidente era certa di avere la maggioranza – seppur risicata -, la Lega è passata al contrattacco denunciando l’isolamento nel quale è stata relegata nonostante il voto degli italiani.
L’elezione di Ursula von der Leyen divide il governo italiano
E il Movimento Cinque Stelle? Attratti anche dal salario minimo europeo, i pentastellati hanno votato a favore di Ursula von der Leyen regalandole, insieme ai polacchi, gli ultimi voti necessari alla conferma.
Lega e Movimento Cinque Stelle diventano di fatto avversari nell’Europa che secondo Salvini è stata disegnata da Merkel, Macron e il Pd. La frattura ha ovviamente riscontri anche a livello nazionale, dove ci sono ancora tantissimi dossier aperti che dividono il governo.